Ventura: “Contento per la conferma di Mancini, il problema è un altro”

Durante Le Iene, Gian Piero Ventura parla della mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali: sia dell’ultima in Qatar che di quella di quattro anni fa in Russia, mentre era ct azzurro.

Ventura Le Iene Italia

Di seguito le sue parole:

“È più di quattro anni che mi porto un dolore dentro. Questo dolore giovedì con la sconfitta dell’Italia con la Macedonia è tornato intenso come quattro anni fa. In tutto questo tempo, ho riflettuto molto e parlato poco. Ho ascoltato però. Quattro anni fa ho subito una lapidazione: si è passati da Ventura è un maestro di calcio a Ventura mangia i bambini, quello che non si è dimesso dopo la sconfitta con la Svezia perché voleva rubare uno stipendio. Ho sempre riconosciuto la mia colpa per quell’esclusione, ma ci sono state anche altre responsabilità. Esattamente quello che la stampa oggi, dice a una voce, per difendere l’allenatore ed è vero. Leggo: “troviamo i colpevoli”; quindi ce n’è più di uno. Non è una sconfitta della squadra ma un problema di sistema. Io sono assolutamente d’accordo. Penso che è lo stesso sistema di quattro anni fa che la vittoria all’Europeo ha solo mascherato. È un sistema in ritardo, senza visione, che ci porta ad uscire al primo turno ai Mondiali del 2010, del 2014 e che ci impone di ragionare su queste sconfitte, che sembrano arrivare immeritatatamente, all’improvviso ma che hanno radici più profonde. Leggo che gli stadi sono fatiscenti, che i conti non tornano, che in Italia non nascono più campioni, che i pochi italiani che nascono nei top club non hanno esperienze internazionali e che nei vivai si preferisce investire sugli stranieri. Ecco, questi problemi però c’erano anche quattro anni fa e la mia sconfitta, purtroppo, non è servita a cambiare nulla. Quattro anni fa, per tutti, è stata solo colpa mia e io mi sono fatto da parte. Oggi invece è chiaro a tutti che la colpa è del sistema. E da italiano, tifoso dell’Italia, sono assolutamente contento che Mancini resti ma adesso, cambiamo sistema.”

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