Una voce che potrebbe dirsi quasi certa quella dell’esonero di Max Allegri dalla Juve. Con l’hashtag piuttosto in voga al momento “Allegri-Out“, il posto del tecnico nel club bianconero sembra essere alquanto in bilico. Un’ipotesi che potrebbe essere anche avvalorata, viste le attuali incertezze della Juventus e una dirigenza per nulla contenta della guida tecnica del livornese. Una crepa non più indifferente quella che si sta creando tra l’allenatore e i membri alti della società, con circostanze che spingerebbero all’esonero anche con il prezzo alto che comporterebbe.
La Juve si starebbe già guardando intorno, considerando tra i potenziali sostituti figure come Zidane, Tuchel o Pochettino. Tra questi, il favorito risulterebbe però Roberto De Zerbi, che ha rifiutato l’offerta del Bologna. Una scelta dovuta soprattutto a motivi economici. Secondo le parole di Maurizio Arrivabene, come riportato su SportMediaset, l’allenatore livornese era infatti un costo non da poco per la Juve. L’esonero stesso di Allegri costituirebbe un grande sacrificio da parte del club.
Con sole due vittorie in otto gare, con solo sconfitte in Champions League e quattro pareggi su sei in campionato, la dirigenza non può dirsi affatto contenta dei risultati ottenuti. Dopo diversi acquisti importanti, da Vlahovic a Zakaria, da Pogba a Di Maria, Paredes, Bremer e Milik, la Juve potrebbe ora vantarsi anche di una rosa più che competente, in grado di vincere il campionato e di ottenere visibilità in Europa. Una situazione ideale che non corrisponderebbe tuttavia alle prospettive reali di adesso. In Europa, le stesse qualificazioni risultano complicate, considerando in aggiunta una posizione in Serie A in cui il distacco da Milan, Napoli e Atalanta è di ben quattro punti, con evidenti limiti di gioco.
Tante falle che portano ora Allegri a essere circondato da un profondo alone di incertezza. De Zerbi rappresenterebbe una valida alternativa del resto, viste le sue capacità nello studio approfondito del gioco e la sua credibilità nelle dinamiche tecniche.
Liliana Longoni