La Juventus risponde alla Procura Federale: “Carenza di presupposti!”

La Juventus in una nota sul sito ufficiale si espone sugli ultimi aggiornamenti della vicenda legata alle plusvalenze.

In giornata infatti la Procura Federale aveva presentato un’impugnazione per la revoca di una sentenza sul tema e, riaperto le indagini anche sulla squadra di Torino.

La decisione non può che essere contestata dal club, coinvolto insieme ad altri otto. Il parere in disaccordo con il ricorso della Procura, traspare chiaramente dal testo.

Juventus FC inchiesta procura plusvalenze

La nota ufficiale della Juventus

“Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”) comunica di aver ricevuto questa sera, unitamente ad altre 8 società di calcio italiane e relativi soggetti apicali all’epoca dei fatti, dalla Procura Federale presso la F.I.G.C. una “impugnazione per revocazione parziale, ex art. 63, del C.G.S., della decisione della Corte Federale di Appello, Sezioni Unite, n. 0089/CFA-2021-2022 del 27 maggio 2022, divenuta definitiva.

Con la decisione impugnata la Corte Federale di Appello aveva rigettato il reclamo proposto dalla Procura Federale avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale che, a sua volta, aveva prosciolto Juventus e gli altri soggetti deferiti per insussistenza di qualsiasi illecito disciplinare in ordine alla valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze.

La Società potrà articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte Federale di Appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta”.

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