Lamine Yamal finisce nella bufera per quanto accaduto fuori dal campo: il giovane attaccante è ora nei guai, arriva la denuncia
E’ destinato a raccogliere l’eredità di Messi – aveva peraltro la 19 e prenderà la numero 10 – per i tifosi del Barcellona e non solo. Lamine Yamal è senza dubbio il calciatore più brillante della nuova nidiata del calcio spagnolo ma è anche uno dei talenti più cristallini del calcio europeo e mondiale.
E non a caso è già candidato al Pallone d’Oro. Probabilmente non lo vincerà perché sarà penalizzato dall’eliminazione del suo Barcellona nella semifinale di Champions League ma di certo il suo futuro è ben indirizzato. Yamal è destinato ad essere la stella del calcio mondiale per il prossimo decennio se non di più, considerati gli appena 18 anni compiuti.
E proprio la festa per la maggiore età ha fatto finire nella bufera il calciatore del Barcellona e della Spagna, con tanto di denuncia, per una situazione che è decisamente preoccupante.
Yamal, l’episodio che indigna: scattano ripercussioni pesanti
La sua festa, con 200 invitati, è finita nella bufera e nell’indignazione per una scelta del calciatore che ha destato non poche perplessità. Yamal, infatti, avrebbe ingaggiato persone affette da nanismo al solo scopo di divertimento e goliardia. L’episodio è stato denunciato dall’associazione spagnola che rappresenta le persone affette da acondroplasia e altre displasie scheletriche, l’ADEE.

Condanna ferma per quanto accaduto con la situazione che potrebbe avere degli strascichi anche pesanti. Annunciate, infatti, “azioni legali e sociali per tutelare la dignità delle persone con disabilità” da parte dell’associazione che ha definito la pratica intollerabile in quanto “perpetua stereotipi dannosi, alimenta la discriminazione e lede l’immagine e i diritti delle persone affette da nanismo, così come di tutte le persone con disabilità”.
Al momento sia Yamal che l’entourage si sono trincerati dietro un silenzio decisamente rumoroso ed assordante. Ma è probabile che la vicenda non si esaurisca qui, anzi.