Stop alle trasferte per i tifosi del Pisa e del Verona per i prossimi tre mesi. Questa la decisione del ministro dell’Interno Mario Piantedosi nei confronti dei tifosi di Pisa e Verona arrivata in seguito ad un confronto con l’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive. Il provvedimento arriva dopo gli scontri tra ultras pisani e veronesi del 18 ottobre a Pisa, prima della gara contro l’Hellas Verona. La misura entrerà in vigore già da venerdì 24 ottobre.
Scontri ultras tra i tifosi di Pisa e del Verona: cos’è successo
Lo scorso sabato, a poche ore dal fischio d’inizio del match tra Pisa ed Hellas Verona, 200 ultras della squadra veneta si sono spinti senza scorta in prossimità dell’Arena Garibaldi. A quel punto è avvenuto il contatto con diversi sostenitori del club toscano, tra lanci di oggetti e contatti diretti.
Una serie di incidenti sedata solo dall’intervento delle forze dell’ordine attraverso l’utilizzo di alcuni lacrimogeni. Nel luogo dello scontro sono stati poi rinvenuti diversi oggetti, tra cui coltelli, e nei giorni successivi cinque ultras gialloblù sarebbero finiti agli arresti domiciliari.

Stop alle trasferte per i tifosi di Pisa e Verona: le parole di Abodi
Tre mesi di trasferte vietate. A partire da venerdì 24 ottobre i tifosi del Pisa e del Verona non potranno seguire la propria squadra in trasferta per i prossimi tre mesi. A San Siro sarà quindi deserto il settore ospiti, che prima della misura sarebbe dovuto essere occupato da 4000 tifosi toscani nella gara contro il Milan. Andrea Abodi, Ministro per lo Sport, ha commentato così la decisione:
“L’auspicio è che queste misure possano servire come elemento di riflessione e responsabilizzazione. Questi mesi servano a riflettere, perché chi vuole andare allo stadio, a un evento sportivo, non deve vedere la propria libertà limitata a causa di qualche delinquente che in pochi attimi passa da teppista ad assassino”.