Terremoto in casa Ducati in MotoGP: Francesco Bagnaia viaggia verso l’addio.
Il Gran Premio del Mugello non ha risollevato Francesco Bagnaia. Il numero 63, dopo il secondo posto in qualifica, ha perso posizioni sia nella Sprint del sabato pomeriggio – in cui si è piazzato terzo – sia nella gara della domenica – conclusa al quarto posto, ai piedi del podio -. Dominatore incontrastato, il compagno di squadra Marc Marquez che ha palesato, ancora una volta, il suo feeling con la Desmosedici, anche in un circuito non congeniale, dove non vinceva dal 2014.
A Pecco non è bastato l’ottimo inizio gara, dove nei primi cinque giri ha dato vita a un duello molto acceso con i fratelli Marquez – soprattutto Marc -. Alla lunga non è riuscito a tenere il passo dei fratelli catalani. Seppur manchino ancora 13 gran premi al termine del campionato, un rientro di Bagnaia nella lotta per il titolo pare ormai utopia. Il pilota italiano, 160 punti in classifica, è a 110 lunghezze di distacco dal capolista Marc Marquez (270) e a 70 da Alex Marquez secondo (230). La mancata ripresa nel GP di casa allontana notevolmente il pilota di Chivasso dalla casa di Borgo Panigale.
MotoGP, Bagnaia dice addio alla Ducati? La situazione
Nonostante un contratto in essere fino al 2027, non è esclusa la chiusura anticipata del contratto che lega Francesco Bagnaia alla Ducati. Secondo quanto rivelato da gazzetta.it, al termine del campionato potrebbe arrivare un divorzio consensuale, con due scuderie che sono alla finestra per il tre volte campione del mondo: la Yamaha – in pole position – e la Honda.
La prima affiancherebbe il pilota italiano all’inamovibile Fabio Quartararo che, dopo anni difficili, sta risollevando la casa giapponese. A caldeggiare la scelta è in primis il techincal director del team, Max Bartolini, che nelle scorse settimane si è detto favorevole a un approdo del pilota italiano. A seguire con attenzione il futuro di Bagnaia, è anche la Honda che starebbe pensando di ingaggiare anche Jorge Martin qualora dovesse lasciare in anticipo Aprilia.