Need for Speed: la commovente storia del Galles ad Euro 2016

I couldn’t wait ‘til I got home / To pass the time in my room alone / I never conquered, rarely came / Tomorrow holds such better days (“Adam’s Song” – Blink 182)

Sono passati poco meno di cinque anni dal tragico 27 Novembre 2011, quando l’allora CT del Galles, Gary Speed, decise di porre fine alla sua vita. Il colpo, per il movimento calcistico gallese, fu durissimo: Speed era uno dei simboli del calcio gallese, il secondo più presente in Premier League dopo Ryan Giggs. Campione d’Inghilterra con il Leeds dei miracoli degli anni ’90, Speed prese la nazionale nel dicembre 2010, durante le qualificazioni ad Euro 2012. L’esordio è una disfatta: l’Irlanda di Trapattoni schianta il Galles per 3-0. Ma Gary non si perde d’animo. Nelle sette gare successive arrivano cinque trionfi, di cui uno secco per 4-1 sulla Norvegia, due settimane prima della tragedia.

La federazione, per sopperire allo smacco psicologico, trovò il sostituto di Speed in Chris Coleman, prima allenatore di Fulham, Real Sociedad, Coventry City e Larissa. Coleman parte con il dichiarato obiettivo di portare i Dragoni ai Mondiali del 2014, dato un Bale in forma straordinaria, ma il girone è troppo proibitivo, e Belgio e Croazia hanno la meglio. Con l’allargamento a 24 squadre, l’Europeo diventa un obiettivo possibile per i gallesi, che tornano in una competizione internazionale dopo 58 anni, quando parteciparono al mondiale del 1958 in Svezia.

Se sia Giggs che Ian Rush hanno fallito la qualificazione con la Nazionale, questo non è successo a John Charles (attaccante strepitoso degli anni ‘60) e a Gareth Bale. Sarà proprio l’attuale campione d’Europa, in forza al Real Madrid, il simbolo di questa nazionale, che dovrà correre e sudare tantissimo per superare la fase a gironi. A superare la fase eliminatoria, infatti, saranno sicuramente le prime due, posti per cui le favorite sono, inevitabilmente, l’Inghilterra e la Russia. La lotta per il terzo posto contro la Slovacchia sembra invece meno proibitiva, ma bisognerà comunque dare il massimo in tutte le partite.

La forza di questa nazionale è in giocatori di assoluto valore come, appunto, Gareth Bale, Aaron Ramsey e Andy King, ma anche nel gruppo che Coleman ha saputo costruire in quattro anni. Bale a parte, tutti gli altri convocati vengono dal campionato inglese (eccezion fatta per Owain Fon Williams, dell’Inverness), soprattutto da squadre di seconda fascia. Se reggerà il muro difensivo, la grande qualità tecnica di Ramsey e Bale e la corsa eccezionale di King sono qualità che possono impensierire tutti.

FORMAZIONE TIPO: 4-3-3, Hennessey; Gunter – Williams A. – Chester – Davies; Williams J. – Vaughan – Ramsey; Bale – Vokes – Robson-Kanu

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