Nonostante gli investimenti fatti a gennaio stenta a decollare il Milan di Conceicao: un indizio suggerisce che potrebbe già essere terminata la sua esperienza rossonera
Nonostante il faraonico mercato invernale e il cambio allenatore di inizio anno, la stagione rossonera stenta a incanalarsi sui binari giusti: troppo pesante l’eliminazione dalla Champions contro il modesto Feyenoord, depredato qualche giorno prima del suo centravanti e uomo immagine e arrivato a San Siro incerottato, senza portiere titolare e con un allenatore ad interim.
La successiva sconfitta di Torino contro i granata di Vanoli è solo l’ennesima conferma del morbo della discontinuità che affligge il Milan da inizio stagione, una squadra capace di andare a dettare legge al Bernabeu, uscire indenne da tre confronti contro l’Inter campione d’Italia ma incapace di venire a capo di squadre ben più modeste come le sopracitate o come Cagliari e Dinamo Zagabria. Molti i calciatori sul banco degli imputati, da Theo a Maignan fino al neo arrivato Joao Felix, ma, secondo le ultime indiscrezioni, lo stesso Conceicao rischia di perdere la panchina.
Milan, per i bookmakers sarà esonero
Come detto, non sta vivendo un periodo felice al Milan Sergio Conceicao, apparso visibilmente infastidito dalle continue voci sul suo futuro in panchina. La cocente sconfitta di ieri a Bologna ha tagliato le gambe al Diavolo, scivolato all’ottavo posto e con otto lunghezze a dividerlo dal quarto posto, ora occupato dalla Juventus.

Secondo i bookmakers, si fa sempre più probabile l’ipotesi di una separazione a fine stagione: la quota dell’esonero è crollata e pre Bologna-Milan era passata da 3,50 a 2,25, sintomo di un area sempre più tesa intorno al lusitano che forse non ha mai goduto della piena fiducia della società.
Milan, il “paracadute” su Conceicao
Posto che capire chi prenda le decisioni sportive nel Milan sia difficile quanto scovare un ago in un pagliaio, qualcuno lo scorso gennaio ha deciso di affidare la panchina a Sergio Conceicao, inserendo nel suo contratto una clausola simile a quella che aveva permesso al Milan di liberarsi di Fonseca ponendo fine al suo contratto.

L’ex Porto infatti ha firmato fino al giugno 2026 ma ha una clausola che permette al Milan di chiudere in anticipo i rapporti lavorativi già il prossimo giugno, lasciando nuovamente intendere che sarà l’ennesima rivoluzione. Data la situazione in cui verte il Milan da ormai 2/3 stagioni, l’impressione però è che la vera rivoluzione debba avvenire dietro le scrivanie, cercando di colmare quel vuoto che dopo l’addio di Maldini e Massara non è mai stato riempito.