Non c’è tempo per piangersi addosso per Thiago Motta e i suoi giocatori: testa al Verona, con una mossa speciale
L’eliminazione dalla Coppa Italia brucia ancora. È una ferita aperta, sia per i giocatori che per Thiago Motta, che adesso ha il compito di rialzare la Juventus da un momento complicato.
Dopo la sconfitta contro l’Empoli, in casa Juventus si è respirato un clima di riflessione. Delusione, certo, ma anche voglia di capire cosa non stia funzionando. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Thiago Motta ha voluto affrontare il problema di petto, parlando a lungo con i giocatori.
Thiago Motta e la squadra: confronto per ripartire
Dopo la conferenza stampa dell’allenatore e qualche ora trascorsa in famiglia, i bianconeri si ritroveranno al J Hotel per isolarsi dal mondo esterno e focalizzarsi solo sulla partita. Un segnale forte, una presa di responsabilità collettiva: serve compattezza per superare questo momento delicato.

Il Verona non sarà un ostacolo banale, ma la Juve non può più permettersi passi falsi. Per questo motivo, come riportato dall’edizione odierna di Tuttosport, la squadra ha deciso di trascorrere la vigilia della sfida contro il Verona in ritiro.
Il primo passo per risolvere la crisi è stato quello di creare un dialogo aperto, senza filtri. I giocatori si sono parlati, hanno chiarito le incomprensioni e si sono assunti le proprie responsabilità. Adesso serve dimostrare sul campo che la Juve c’è ancora.
Juve, ritiro e tensione con i tifosi
La giornata di ieri è servita per riorganizzare le idee, ma oggi la situazione torna a essere tesa. Alcuni gruppi organizzati della tifoseria hanno annunciato contestazioni alla vigilia della partita con il Verona. L’uscita anticipata da tutte le competizioni ha lasciato il segno, e la pazienza dei tifosi è ormai agli sgoccioli.

Ma mentre fuori dal campo il clima si surriscalda, dentro la Continassa si ragiona sul futuro. L’eliminazione dalla Champions e dalla Coppa Italia cambia completamente la stagione: niente più impegni infrasettimanali, solo il campionato.
Thiago Motta avrà più tempo per lavorare, per recuperare gli infortunati e per preparare le partite con maggiore attenzione. In questo contesto rientra anche la decisione di tornare ai ritiri pre-partita obbligatori, come riportato da La Stampa.
Tre mesi senza coppe significano tre mesi di esami continui. La Juventus non può più sbagliare: se c’è ancora un traguardo da raggiungere, è quello di chiudere la stagione con dignità.