Lewis Hamilton non è andato oltre il decimo posto nel GP di Australia a Melbourne: il pilota britannico è subito polemico
La sveglia puntata alle 5, l’eccitazione e la curiosità di vedere Lewis Hamilton debuttare ufficialmente in Ferrari con la prima gara del Mondiale. Ed invece è finita addirittura peggio di com’erano andate le qualifiche. Ottavo posto Leclerc e decimo Hamilton, con la Ferrari apparsa in grave ritardo ed in netta regressione rispetto alle prove libere.
Il Cavallino è stato protagonista anche di errori nelle strategie che hanno penalizzato i due piloti. Sbagliata la strategia nel momento cruciale, quella dell’interpretazione del folle meteo di Melbourne che ha regalato tre gare in una. Dalla pista umida ad asciutta quasi del tutto fino al breve acquazzone nel finale che ha rimescolato le carte completamente.
Ed in quel momento la Ferrari pure sembrava avere in mano le redini della situazione con Hamilton leader del Gran Premio per una tornata. La scelta di non richiamarlo ai box, però, si è rivelata controproducente. Troppa l’acqua per le gomme slick e, quando richiamato ai box, era ormai troppo tardi per tutto.
Hamilton decimo all’esordio in Rosso: il team radio polemico
Insomma, non un esordio felice per Lewis Hamilton con la Ferrari. Un decimo posto ed un punto iridato che hanno il sapore amaro, che più amaro non si può. Il numero 44 non ha gradito la scelta del suo ingegnere e l’ha palesata anche nel suo primo team radio polemico.

Il sette volte campione del mondo, riferendosi a Riccardo Adami, il suo ingegnere, non le ha mandate a dire. “Pensavo avessi detto che non avrebbe piovuto molto. Abbiamo perso una grande occasione“, le sue parole, evidentemente riferite alla situazione di gara ed alla pioggia che ci si aspettava meno intensa.
“Una sfida enorme”, poi minimizza: Lewis già non è contento
Hamilton ha ammesso come sia stata una giornata dura per lui. “Una sfida enorme essere per la prima volta sotto la pioggia in quelle condizioni, con questa monoposto e power unit, le nuove comunicazioni con gli ingegneri e le funzioni dello sterzo da gestire“. Grande rammarico insomma per il britannico che ha ammesso come si sarebbe aspettato di più.

“Finché potevo ho tenuto duro, ci siamo trovati una posizione in cui potevamo lottare per il podio restando fuori poi però tutto è peggiorato con l’intensità della pioggia” ha ammesso. Hamilton ha poi minimizzato sull’efficacia della vettura spiegando come non sia stato estratto il meglio dalla monoposto in Australia. Tra sette giorni la Cina, appuntamento da non sbagliare. In caso contrario, l’allarme risuonerebbe davvero forte a Maranello.