Pisa come una soap opera: intrighi, sorprese e tradimenti. Ma con il lieto fine.

Ultimo aggiornamento 23 Dicembre 2016 14:56 di

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Lisuzzo, detto “il sindaco”

E’ difficile stabilire quante volte in quest’anno Pisa si sia svegliata con l’oro in bocca. Niente potrebbe battere il day after la promozione in serie B, ottenuta dopo i play-off con il Foggia. Ma le vicende societarie, che hanno tenuto in ansia non solo la città dalla torre pendente, ma anche la Lega di Serie B, hanno dato vita ad una storia infinita, dove al posto di Fortunadrago, serviva fortuna e basta. Tante volte sembrava che l’incubo fosse finito. Oggi invece, è la volta buona.

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Il passaggio di consegne tra Lucchesi (mano in tasca) e Petroni (alla sua sinistra)

QUATTRO PRESIDENTI IN DUE ANNI

Tutto ebbe inizio quando il Presidente Battini lasciò la società al d.g Lucchesi. Il nuovo patron aveva sempre dichiarato di essere di passaggio, di ricoprire quel ruolo in attesa di persone più qualificate. Il Pisa di Gattuso lotta con la Spal per la promozione, una lotta difficile ma possibile. Poi l’arrivo della famiglia Petroni: per alcuni è un buon segno, ma non si sa ancora a cosa si sta andando incontro, e nessuno può prevederlo.

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Il presidente di Lega di Serie B Andrea Abodi.

TUTTI CONTRO I PETRONI

Pisa torna dunque in serie B, e nessuno può essere più felice di così: la cadetteria mancava da sette anni. Ma nel momento in cui tutte le squadre parlano di mercato, giocatori da vendere e da comprare, a Pisa scattano le prime magagne: non ci sono soldi, il patron Fabio Petroni viene messo agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta. La squadra non si allena, Gattuso si dimette: a pochi giorni dall’inizio del campionato, non si è certi della partecipazione dei nerazzurri. Si fa avanti qualche compratore: sembra tutto a posto, tornano i giocatori, torna il mister, ma è solo fumo negli occhi. I compratori si dissolvono, i Petroni restano al timone di una nave prossima al naufragio. I ragazzi della juniores sono costretti ad allenarsi nei giardini pubblici. Lo stadio è fuori norma e sembra che nessuno può farci niente.

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Il nuovo presidente del Pisa Giuseppe Corrado.

L’ARRIVO DEI CORRADO

Gattuso ci mette la faccia, e grazie alla sua fama sposta i riflettori sulla situazione, con dichiarazioni che diventano a dir poco leggendarie. Il carretto tira avanti, il figlio Lorenzo Petroni, 19 anni, si trova presidente di una società fantasma; in molti si rendono conto che i burattinai sono attivi. Prima il sindaco Filippeschi, e poi il presidente di Lega B Abodi, si muovono per mediare una soluzione. Questa si chiama Magico Srl, capitanata dalla famiglia Corrado, proprietaria della catena di sale cinematografiche The Space. Giuseppe e Giovanni, padre e figlio, si dimostrano da subito interessati al Pisa: avevano tentato un anno fa di acquisire i resti del Parma, ma non se ne fece niente. Il tempo stringe, il Pisa rischia di fallire, i Petroni temporeggiano. Nessuno capisce la logica: prima vendono, meglio è per tutti. Carrara Holding (società dei Petroni) ad ogni tentativo di contrattazione, richiede sempre qualcosa in più, mandando su tutte le furie compratori, lega, tifosi, in poche parole, chiunque.

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Un’esultanza di Lores Varela.

SEMBRA TUTTO FINITO

Una settimana fa scadeva il termine ultimo per il pagamento degli stipendi, scadenza che non viene rispettata e che costerà punti di penalizzazione al Pisa. I tifosi, che fino ad ora si sono fatti sentire fermando i treni e i pullman della società, alzano ancora di più la voce. I Petroni resistono, e all’ultima offerta rifiutata, i Corrado se ne vanno. E’ la fine di tutto. Ma c’è ancora tempo per un miracolo: Carrara Holding ci ripensa (non hanno un soldo) e decidono di vendere. Parte un’ultimissima trattativa tra Magico Srl e Carrara Holding, e si arriva a giovedì 22 dicembre, data che entrerà nella storia.

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La Direzione Territoriale del Lavoro di Pisa.

LA GIORNATA DECISIVA

Alla Direzione Territoriale del Lavoro di Pisa si mettono nero su bianco tutte le clausole della cessione, comprese quelle legate ai contratti dell’ex d.g Lucchesi. Sembra tutto a posto, manca solo un lunghissimo viaggio a Milano per far notificare il tutto al notaio. I Corrado arrivano alle 18.30, Lorenzo Petroni alle 20. Alle 22.30 ancora niente, e si comincia già a pensare al peggio, all’ennesimo colpo di scena che non fa pensare a niente di buono. I giornalisti parlano di urla, di litigi, c’è aria di disfattismo. Si parla anche di un avvocato che finge un malore. La pazienza di Pisa sta per esplodere. E’ quasi mezzanotte, l’annuncio arriva in diretta su 50Canale, grazie ad un tifoso che si trovava sotto la sede del notaio in Piazza Repubblica: uno stremato Giovanni Corrado conferma che è tutto finito, la tanto agognata cessione è arrivata.

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Mister Gattuso con la tifoseria.

LA VITTORIA DI TUTTI

Domani all’Arena Garibaldi si gioca contro lo Spezia. Ci saranno tutti, sarà una grande festa, prima ancora della città, dello sport: sarà un trionfo contro quelle situazioni in cui le dirigenze malate inquinano una società, un tifo, un campionato intero. Ci sarà chi è sempre stato accanto al Pisa, chi ha sofferto, chi ci ha messo la faccia, chi ha fatto di tutto perchè si potesse ancora credere in questo calcio, spesso ostaggio degli interessi forti, dei doppi giochi. Ieri però, hanno vinto tutti.

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