Fuoco contro Ghiaccio: the Merseyside Derby

“Il Merseyside Derby è il nome con cui è altrimenti nota la sfida tra le due più importanti squadre della contea inglese del Merseyside, l’Everton e il Liverpool. È il derby più longevo della massima categoria inglese, è infatti giocato ininterrottamente a questo livello dalla stagione 1962-63.”  

[Fonte: Wikipedia]

Friendly derby

Non ci sarebbe, probabilmente, bisogno di ulteriori presentazioni. Perché Liverpool-Everton è una di quelle partite con pochi eguali nel mondo. Nonostante l’assenza, magari, di quel pepe in coda, ovvero quell’estrema rivalità capace di tramutare una sfida tanto importante in una vera e propria guerra sportiva. Questo, comunque, non conterà molto per i ventidue che oggi scenderanno in campo, pronti a lasciare sul prato di Anfield sudore, lacrime e sangue. Quello di sabato sarà il solito bellissimo derby, emozionante ed unico nel suo genere, imprevedibile e, proprio per questo, spettacolare.

 

Panchine contro

Occhi, dunque, al campo. Ma non solo. Perché se in campo ci sarà da divertirsi un po’ di merito, sicuramente, andrà riconosciuto a chi sarà seduto in panchina o, meglio, starà in piedi per dirigere, come solo i migliori maestri d’orchestra sanno fare, la propria creatura. Perché, nonostante appaiano profondamente diversi, Jürgen Klopp e Ronald Koeman sono in realtà molto simili. Istintivo, passionale ed a tratti quasi irriverente il primo. Pacato, composto e alquanto distaccato il secondo. Modi di vivere le partite agli antipodi. Da un lato, il teutonico, ardente come il fuoco, casualmente il colore della maglia dei suoi giocatori, i Reds. Dall’altro l’olandese, invece, freddo come il ghiaccio, maniacalmente attento alla partita dei suoi calciatori. Che, per una delle meravigliose coincidenze che rendono questo gioco una magia, scendono in campo rappresentando la parte Blues della città.

Diversi, ma non troppo…

Differenze, dunque, caratteriali e cromatiche ma, sorprendentemente, non ideologiche. L’enorme distanza sul piano emotivo, infatti, viene quasi colmata dalla vicinanza tattica dei due. I quali si ispirano ad calcio prettamente offensivo, in cui è possibile concedere anche qualcosina agli avversari. Ma diviene fondamentale spendere ogni briciola di energia per spingere il cuore oltre l’ostacolo, per spedire la palla in rete e il pubblico in Paradiso.

…O forse si

Obiettivo, dunque, molto simile se non esattamente analogo. Ma drasticamente in contraddizione, ed è qui che troviamo il paradosso del paradosso, è il modo di raggiungerlo . Il che, probabilmente, rappresenta l’ultimo tassello di un puzzle favolosamente complesso, ma proprio per questo maledettamente perfetto. I ragazzi di Anfield, infatti, hanno caratteristiche tipicamente collegabili a quelle del moderno falso nueve: scattanti, rapidi e tecnici. Di contro, quelli di Goodison Park puntano tutte le proprie fiches su muscoli, prestanza atletica e vigoria fisica.

 

Jürgen e Ronald, fuoco e ghiaccio del Merseyside

Sembra, davvero, una meravigliosa poesia di quello che, almeno secondo noi, è lo sport più bello del mondo. Capace di raccontare storie di uomini prima diversi, poi improvvisamente simili e un attimo dopo ancora distanti anni luce fra loro. Come detto prima, agli antipodi. Come più e meno, come bianco e nero, come fuoco e ghiaccio, come Jürgen e Ronald

 

 

 

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