L’Orlando di Ariosto gode: la Spal torna in Serie A dopo mezzo secolo

“O città bene avventurosa… la gloria tua salirà tanto, ch’avrai di tutta Italia il pregio e ‘l vanto”. Lo prevedeva Ludovico Ariosto ne L’Orlando Furioso: Ferrara cinta d’alloro dalla nazione intera.

Tocca alla Spal, ultracentenaria società calcistica, elevare il nobile orgoglio estense. Erano cinquant’anni che i biancoazzurri mancavano dal massimo torneo, dall’epoca dorata del presidentissimo Paolo Mazza. Nel 1960 gli spallini, guidati da Fioravante Baldi raggiunsero addirittura il quinto posto e due anni dopo la finale di Coppa Italia. Quando furono retrocessi d’ufficio – e non sul campo – divampava l’ondata francese del Sessantotto.

Mezzo secolo di Serie B, Lega Pro, e di fallimenti epocali, fino ad oggi però. La Spal attuale, granitica armata di Renato Semplici, ha conquistato la promozione in quel di Terni con una giornata d’anticipo – seppur perdendo – grazie al suicidio trilling del Frosinone a Benevento.

Merito di un 3-5-2 tostissimo, in cui sono stati sublimi gli acuti dei tenori Antenucci e Floccari. Tanta roba per la categoria, soprattutto se ci aggiungi Zigoni junior pronto a colpire a gara in corso.

Il resto del team è composto da giovani super affamati e da gregari dagli attributi preziosi. Ingeneroso non citare l’estremo difensore Meret; oppure il terzetto difensivo composto da BonifaziVicari Cremonesi; o ancora centrocampisti eclettici capaci di ammaliare e distruggere come LazzariSchiattarellaArini Costa.

La Spal di Walter Mattioli conquista un pass per la Serie A da neopromossa, fregando ogni plausibile pronostico. Adesso tutti i supporters ferraresi festeggiano per le strade medievali della città, preparando fantasiose celebrazioni per giovedì prossimo: in serata arriva il Bari tra gli ottomila del Paolo Mazza.

E poi sarà San Siro, l’Olimpico, lo Juventus Stadium – contro i migliori d’Europa – e il circo sarriano del San Paolo.

Sarà lì che l’Orlando di Ariosto godrà ancor di più, lasciandosi andare a un’emozione calcistica senza fine. Gli eroi della nuova Spal hanno emesso un meritato verdetto: la scia del futuro estense sarà colorata da rugiade di commovente sacrificio biancoazzurro.

Oggi, 13 maggio 2017, ho visto un impavido cerbiatto volare…

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