Sirigu ammette: “Non eravamo una squadra pronta per Giampaolo, eravamo malati e andavamo curati”

Salvatore Sirigu, portiere del Torino, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la partita pareggiata con la Lazio, che ha garantito la permanenza granata in Serie A:

“Forse in questa stagione ci ha tradito la parte mentale ed è subentrata la paura. Ci sono varie componenti e dovremo analizzare, metabolizzare e ripartire, cosa che non è successa l’anno scorso per vari motivi. È innegabile che quando il Torino si deve salvare a una giornata dalla fine devi capire cosa è andato storto e capire come migliorare.

Le prime difficoltà

Dall’anno scorso, abbiamo avuto delle difficoltà, soprattutto dopo il 7-0 con l’Atalanta. Poi entrare in campo è diverso, non vuoi prendere gol e ti subentra la paura nelle gambe. Non reagivamo ed è quello che ha portato all’esonero Mazzari. Da lì è iniziato; prima entravamo in campo con un atteggiamento diverso, è arrivata la pandemia e quando il campionato è riniziato abbiamo capito che dovevamo salvarci. Poi non abbiamo avuto il tempo materiale e noi non eravamo una squadra pronta per Giampaolo, eravamo una squadra malata che andava curata.

Il rigore sbagliato da Immobile

Siamo sempre stati aggressivi, abbiamo cercato di cambiare gioco ma serviva cambiare la testa. La prima parte di stagione è stata difficile, ci siamo guardati e abbiamo iniziato a pensare da piccola soprattutto quando hai giocatori di qualità ma abituati a un’altra dimensione. Ciro (Immobile, ndr) mi ha detto che ha sbagliato il rigore perché è scivolato, poi lui ha sempre una scusa, ma con lui ti deve andare bene. È la prima volta che non prendo un rigore, ma anche avessimo preso gol ce la saremmo giocata la settimana dopo contro il Benevento. A questo giro ero sereno e il karma mi ha aiutato. Avevamo paura, ci giocavamo il tutto per tutto e siamo sicuramente contenti così“.

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