Italia-Spagna, la “fiesta azzurra” e un fiume di emozioni

Serate come quelle di ieri si possono solo raccontare con gli occhi lucidi, mentre si rivivono fiumi di emozioni: immagini che scorrono lente nell’anima e nella mente. Jorginho che si presenta dal dischetto e fa sognare un paese intero. Semplicemente Italia-Spagna.

Con una calma monstre e una freddezza degna del miglior cecchino, Jorginho ha regalato agli azzurri il pass per la finale, in attesa di conoscere l’avversaria. L’Italia ha la sua fiesta: è in finale ad Euro 2021. Un cammino, sin qui, straordinario, fatto di miglioramenti continui, gioco, idee, giovani e tanto orgoglio.

ITALIA-SPAGNA, LA SOFFERENZA PRIMA DELLA GIOIA

Una partita tatticamente perfetta quella degli uomini di Luis Enrique: non hanno fatto giocare l’Italia, pressing costante, uomo contro uomo. Una partita – quella della Roja – preparata benissimo. Gli azzurri, tuttavia, sono riusciti ad adattarsi ad una tipologia di match che non gli appartiene.

Bravo Mancini a togliere Immobile – in grande difficoltà – e a giocarsi la carta Berardi. Uno dei mille pregi di questa Nazionale è l’uomo che siede sulla panchina: ha trasformato delle idee sepolte dalla precedente gestione in una meravigliosa ed efficace macchina da guerra.

Nella gestione della gara è stato fondamentale l’inserimento di un guerriero come Andrea Belotti, sempre pronto a recuperare e a combattere sui palloni sporchi. Il resto è già storia, emozioni e urla.

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ITALIA, ULTIMO PASSO

Stasera l’Italia conoscerà la sua avversaria di domenica a Wembley: Inghilterra o Danimarca, con i primi grandi favoriti. Attenzione, però, al sogno danese: Kjaer e compagni giocano un ottimo calcio ed hanno mostrato, sin qui, qualità indiscutibili.

Gli azzurri, dal canto loro, attendono e iniziano a preparare la partita. Ad immaginare scenari di ordinaria follia: perché domenica un sogno – dopo anni oscuri – potrebbe prendere forma e regalare al cielo di Wembley un meraviglioso arco azzurro. Uniti. Italiani. Come sempre. Perché in quel rigore di Jorginho c’è il macigno del tempo e la bellezza della speranza.

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