Juventus, una cessione che lascia tutti a bocca aperta

La cessione che non ti aspetti al club che non ti aspetti. Certo, il calciatore in questione non era e non è di certo uno dei punti di riferimento, ma vista la politica aziendale adottata dalla Juve in questa sessione di mercato (per la quale o ti presenti con l’assegno da staccare o è meglio che ti ripresenti la prossima volta) è una cessione che non sorprende. Soprattutto per la formula adottata e per il club di destinazione.

Frabotta – Atalanta: il matrimonio s’ha da fare

È quindi Gianluca Frabotta il calciatore oggetto del trasferimento. Classe 1999, romano, terzino sinistro di ruolo, buono anche come esterno di fascia in un centrocampo a 5, mancino: queste le caratteristiche tecniche del giovane di proprietà della Juventus. Che non possono fare al caso se non alla società proprio orobica. È stato scelto da Gasperini proprio per la sua duttilità (in caso di emergenza può giocare anche sulla fascia destra) e anche per la giovane età, oltre che per le caratteristiche tecniche. Andrebbe a comporre e completare definitivamente la batteria dei terzini/esterni di fascia insieme con Gosens, Hateboer e Maehle. In particolare, sarebbe il vice Gosens.

Juventus, la formula scelta dai bergamaschi per Frabotta

Promosso dalla Juventus U23 da Andrea Pirlo, colui che per primo ha creduto in lui, è riuscito ad ottenere comunque 17 presenze stagionali, considerando tutte le competizioni. Chiuso nella Juve da Alex Sandro e soprattutto dal ritorno di Luca Pellegrini dopo la assai deludente parentesi al Genoa, per Frabotta si apre di fronte a sé l’occasione della carriera: lasciar la squadra che lo ha lanciato nel mondo dei grandi per approdare ad una realtà forse più piccola, ma assai prestigiosa per il valore che si è costruita nel corso delle ultime stagioni. E quale miglior occasione se non esser allenato da Gianpiero Gasperini, eccellente nel far emergere il potenziale nei calciatori che hanno tale difficoltà?

Come riporta Tuttospost, la formula scelta è il prestito con diritto di riscatto. Vedremo se l’Atalanta a fine stagione sarà ammaliata dal giocatore o se invece sarà uno dei tanti giocatori inespressi rispediti al mittente (vedi i vari Kjaer e la seconda vita nerazzura di Caldara).

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