Ferdinand racconta Roy Keane: “Era un folle, ma in campo era il più forte”

Se pensiamo a dei giocatori molto rudi degli ultimi vent’anni, il primo nome a venire in mente è quello di Roy Keane. Centrocampista irlandese, dodici anni allo United a cavallo degli anni 2000, Keane è considerato uno dei più forti e “cattivi” calciatori del suo ruolo.

Per conferma basta chiedere al padre di Erling Haaland, Alf Inge. La sua carriera è finita nel momento in cui Keane gli ha rotto il ginocchio, volontariamente, in un derby di Manchester. Rio Ferdinand, suo inseparabile compagno allo United, ha voluto parlare di lui nel corso del suo podcast VIBE with FIVE.

Ferdinand: “Keane e quella volta che tirò un pugno a…”

Rio ha raccontato alcuni aneddoti interessanti sul carattere dell’ex giocatore, ora opinionista televisivo. Non sopportava molte cose Keane, ma in particolare la mancanza di rispetto, soprattutto da quelli più giovani:

Una volta ha dato un pugno in faccia a Chris Eagles. Chris era un ragazzino come tanti e si è lasciato troppo andare con Keane. Roy era di ritorno da un infortunio, quindi stava facendo una partitella con le riserve. C’erano parecchi ragazzi delle giovanili in campo e giocatori come Eagles e Lee Martin correvano come topi, assatanati, cercando di rubargli palla.  Del resto, non capita tutti i giorni di affrontare uno dei centrocampisti più tosti e forti del mondo. Chris gli è entrato in ritardo un paio di volte e Roy gli ha detto ‘stammi a sentire, vacci più calmo”. Eagles voleva soltanto fargli una buona impressione e quando è arrivato il pallone lo ha colpito ancora e gli ha tirato la maglia. Roy si è semplicemente girato e… BANG! Un cazzotto velocissimo in pieno sulla mascella. Io ero lì a vedere e gli ho detto ‘Roy, che problema hai?’. Poi quando siamo rientrati gli ho detto: ‘Perchè l’hai fatto, è solo un ragazzino?’, e lui mi disse: “Bisogna insegnare subito il rispetto a questi ragazzi“.

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