Roberto De Zerbi torna a parlare della Superlega: le sue parole

Superlega: un argomento che, ad aprile di quest’anno, ha tenuto banco in Europa per diversi giorni.

Tante sono le personalità del mondo del calcio che, al tempo, si sono esposte e hanno dato un parere sulla nuova competizione ideata, da diversi club europei, per sostituire la Champions League. Milan e Inter in Italia avevano inizialmente aderito salvo poi fare dietrofront dopo poche ore dalla creazione di quest’ultima.

Roberto De Zerbi in quelle ore concitate per il calcio mondiale si era esposto in maniera decisa, prendendo una dura posizione contro il nuovo progetto.

Alla vigilia di Milan-Sassuolo, l’ex allenatore dei neroverdi aveva definito la Superlega “un colpo di stato”. Aveva poi rafforzato la propria tesi con un “non vorrei giocare contro il Milan” reo, secondo l’allenatore, di aver aderito a questa nuova competizione.

Superlega, Roberto De Zerbi e le nuove dichiarazioni

Nelle ultime ore, il nuovo tecnico dello Shaktar Donetsk è tornato a parlare della questione Superlega. Di seguito le dichiarazioni:

“Mi sono state dette queste cose senza sapere che allo Shakhtar avevo detto, prima di firmare, che se si fossero uniti alla SuperLega sarei andato via! Quando fai le cose le fai senza pensare alle conseguenze. Quelle cose dette prima di Milano le ho dette perché le pensavo e le penso ancora.

Non ce l’avevo con i tifosi, con l’allenatore o con i giocatori del Milan perché non c’entravano, ce l’avevo con un modo di pensare che non è un modo di pensare, dal mio punto di vista, corretto. Ogni tanto penso che ci sia bisogno di esporsi, almeno nelle persone che rappresentano dei ruoli di responsabilità. Io ero l’allenatore di una squadra provinciale che andava a giocare sul terreno di gioco di una squadra che aveva aderito alla SuperLega ed era giusto, secondo i parametri della mia educazione, che mi esponessi, dicendo quello che pensavo. ‘T’immagini la faccia che farebbero’ non l’ho nemmeno pensato: lo dico e poi vediamo”.

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