L’attacco del dirigente: “Ormai siamo prigionieri di agenti e calciatori!”

Dopo le parole di rabbia e rassegnazione del presidente viola Rocco Commisso, anche il ds Daniele Pradè ha parlato della cessione di Vlahovic alla Juventus. Durante la presentazione di Arthur Cabral, il direttore sportivo della Fiorentina ha commentato così l’operazione: “Siamo i primi a capire l’amarezza dei tifosi e il loro disagio, però ci sono situazioni che passano sopra ognuno di noi. Era impossibile dire di no a quella proposta. Le società sono vicine ad essere prigioniere di agenti e calciatori”.

“Era un’operazione cui non potevamo dire di no perché rischiavamo di perderlo a zero. Non mi sento di dilungarmi visto che ha già parlato Commisso di questo”. Il numero uno dei toscani si era infatti scagliato ieri contro gli atteggiamenti di giocatore e procuratori, chiudendo le sue dichiarazioni con frasi di rassegnazione e delusione tali da far pensare a un suo possibile addio.

Questo il commento di Pradè su quelle dichiarazioni: “Anche io ho sentito l’intervista e anche io sono preoccupato per quelle parole. È un uomo che ci mette tutto, passione ed entusiasmo oltre che tanti soldi. Capisco la sua delusione conoscendolo come persona. Oggi è troppo presto per poter dire quali siano i suoi sentimenti, io con la squadra e col mister, ci metteremo qualsiasi cosa per dargli energia ed entusiasmo. I tifosi speriamo di riprenderli col lavoro e la lealtà e vincendo più partite possibile. Io cercherò di fare questo al meglio delle mie possibilità”.

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