Gli chiedono di Ibrahimovic: c’è la risposta di Kalulu

Pierre Kalulu è passato nel giro di pochi mesi da gregario a titolare inamovibile della difesa rossonera, il giovane difensore francese ha conquistato la fiducia di Pioli e di tutto l’ambiente attraverso una serie di prestazioni d’altissimo livello.

Prestazioni che l’hanno designato come partner ideale di Tomori nel muro difensivo rossonero. Oggi Kalulu si è raccontato, in una bella intervista, ai microfoni di Bein Sport.

Tantissimi i temi toccati nel corso dell’intervista: dall’orgoglio di giocare in un club prestigioso come il Milan al rapporto con un gigante del calcio come Ibra, queste le sue parole:

-La scelta del Milan:

“Venire ad un club come il Milan era ciò per cui già lavoravo, tant’è che sono venuto per il prestigio del club e per mostrare quello che sto mostrando adesso sul campo.”
Kalulu Empoli Gol

Kalulu si racconta: da Ibra al ruolo

-Sul ruolo:

“In questa stagione ho giocato in diverse posizioni, mi trovo a mio agio a giocare a destra ma ultimamente, visto in modo in cui giochiamo mi piace giocare anche come centrale”.

-Sulle difficoltà iniziali:

“Il cambiamento più grande quando arrivi in questo tipo di club è che puoi sbagliare la prima volta ma non la seconda poi devi cercare di adattarti al loro stile di gioco e farlo con giocatori di questa qualità è più facile”.

-Sul rapporto con Ibra:

“Francamente da quando sono arrivato anche essendo uno sconosciuto è sempre stato accomodante nei miei confronti, dà molti consigli e si è anche interessato alla mia vita personale al di là del calcio e sono rimasto particolarmente sorpreso da ciò. In campo e in allenamento è molto pretenzioso ma è normale che sia così. Ma da compagno di squadra è importante quello che in ogni caso è riuscito a trasmettermi”.

-Sugli allenamenti:

“Onestamente è vero che dal primo allenamento fino a direi i primi due mesi il fabbisogno di energie per allenarsi mi aveva impressionato, credevo di essere resistente e pronto fisicamente ma il livello delle sedute d’allenamento è un’altra cosa”.

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