Gasperini: ”Il Milan merita lo scudetto”. Poi abbandona l’intervista: il motivo!

Ecco le dichiarazioni di Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, dopo la sconfitta per 2 a 0 contro il Milan ai microfoni di DAZN.

Sul Milan:

Il Milan è stato forte ed è una squadra che merita lo Scudetto, anche se l‘Inter è una squadra molto forte. Viaggiano assieme da molto tempo. Indubbiamente nessuno toglie il valore al Milan, però anche noi abbiamo fatto una buona gara, siam stati a lungo in partita fino almeno al goal di Theo. L’Atalanta di oggi mi è piaciuta, ha avuto difficoltà soprattutto nel primo tempo a tirare in porta. Negli ultimi sedici metri ci perdevamo un po’. Però sono soddisfatto della partita che abbiam fatto”

Su Muriel e la sua posizione in campo in questa partita:

Muriel è più un attaccante, Pasalic dall’altra parte tagliava molto negli spazi dove potevano inserirsi Leao e Theo. Abbiam fatto molto bene qui, almeno finché siamo stati in partita. Riuscivamo anche a ripartire bene, con buona qualità. Ci sono state poche occasioni per entrambe le squadre. Sul 2 a 0 la partita è diventata più difficile.

Gasperini Dichiarazioni Atalanta

”Tutte e due le squadre sapevano che con questo tipo di caldo, con questo equilibrio e con questa intensità era normale che si cercasse di arrivare nella seconda parte della partita dove poi potevano essere decisive la freschezza, la qualità di entrambe le squadre.”

Sulle possibilità di andare in Europa e sul futuro della squadra:

‘Le chance sono quelle che dice l’aritmetica. Dobbiamo vincere l’ultima partita e sperare che Roma non vinca a Torino, non so cosa farà la Fiorentina in queste ultime due partite. Dobbiamo augurare alla Roma di vincere la Conference League, così saremo tutti contenti. Al di là di quello sono molto contento del campionato dell’Atalanta, questo è stato uno dei campionati più duri per noi e i ragazzi hanno dimostrato anche oggi di sapere reggere a certi livelli.”

In seguito ha lasciato i microfoni senza voler ascoltare la domanda di Diletta Leotta aspettandosi una domanda sull’arbitraggio.

Giacomo Pio Impastato

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