Barcellona, rivelazione incredibile dalla Germania: “Potrebbe non esistere più tra due anni”

Proseguono i contatti tra il Barcellona ed il Bayern Monaco per il passaggio in Spagna di Robert Lewandowski. L’attaccante polacco ha da tempo manifestato il suo forte desiderio di avere una nuova sfida e nuovi stimoli per la sua carriera, e sostanzialmente di porre fine alla sua permanenza nel club di Rummenigge.

Sulla strada tra l’attuale n°9 bavarese ed i blaugrana c’è al momento l’ostacolo rappresentato dal prezzo del cartellino prefissato dai tedeschi. La richiesta infatti si aggira intorno ai 60 milioni di euro, senza rateizzazioni; al momento però, bloccati dallo stand-by nella trattativa con il Manchester United per la cessione di de Jong, gli spagnoli arriverebbero ad offrire circa 40 milioni. Per non arrivare al muro contro muro con il polacco e chiudere l’operazione prima del raduno pre-campionato però, la sensazione è che i campioni di Germania possano abbassare le pretese e chiudere l’affare incassando 50 milioni di euro.

Lewandowski
Lewandowski Barcellona Bayern

Stando a quanto filtra dalla Germania però, i problemi non si fermerebbero solamente alla cifra del cartellino. Honingstein, uno dei volti più noti del giornalismo tedesco, ha ribadito come persistano grosse perplessità in merito al futuro del club catalano ed alla precaria situazione economica con cui convivono da diverse stagioni. “Non siamo sicuri che il Barcellona esista ancora nel giro di uno/due anni.” Queste le sconcertanti parole che hanno scosso il panorama calcistico europeo.

Le difficoltà finanziarie degli spagnoli non sono di certo un mistero, ne sono un esempio la perdita di diverse stelle negli ultimi anni tra cui Antoine Griezmann e, su tutti, Leo Messi, volto e leggenda assoluta del mondo blaugrana.

Dopo aver rilevato il club dalla pessima gestione Bartomeu d’altronde, le parole del presidente Laporta erano state piuttosto eloquenti. In seguito agli oltre 200 milioni incassati dal PSG per la cessione di Neymar Jr nell’estate del 2017, si sono susseguite una serie di operazioni, tra acquisti errati e rinnovi fuori dal comune, che hanno portato il monte stipendi a sforare cifre esorbitanti.

Il vice presidente per l’area economica del club, Eduard Romeu, si era così espresso in merito alla situazione:”le casse del club sono in negativo per 500 milioni di euro. Inoltre, circa 150 milioni di perdite ulteriori potrebbero essere aggiunte alla fine di quest’anno se non venissero presi provvedimenti entro giugno“.

La situazione è di fatto molto complicata, considerato anche come oltre il 50% delle perdite registrate dalla Liga (892 milioni) appartengano alla proprietà catalana (circa 480 milioni.) Stando alle ultime voci parrebbe che gli spagnoli starebbero pensando di rinunciare all’accordo con il fondo CVC, che avrebbe messo sul piatto oltre 300 milioni di euro per aggiudicarsi il 10% dei diritti audiovisivi catalani per i prossimi 25 anni ed anche il miliardo e mezzo in arrivo da Goldman Sachs per costruire il Nou Camp Nou e l’intero Espai Barça.

Soluzioni quasi inevitabili per garantire un futuro sostenibile ad uno dei club più grandi della storia del calcio e tornare ad essere tra le società più blasonate del mondo anche dal punto di vista economico-finanziario.

Nicolò Novara

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