Qatar 2022, si allunga il recupero: cosa accadrà in Serie A?

Tempi enormemente dilatati e un recupero mai visto in Qatar 2022. Una condizione quasi esagerata quella del Mondiale, con tempi addizionali a sfiorare o addirittura superare i 10′. Che questo possa influenzare anche eventuali comportamenti in Serie A?

Non poche le notizie giunte ad avvalorare questa supposizione, come riportato anche dalla Gazzetta dello Sport, per cui bisognerebbe abituarsi a maxi partite anche nella massima divisione professionistica del mercato italiano. Dei tempi di recupero immensi quelli però visti in Qatar 2022, necessari a colmare tempi persi per diverse ragioni. Molte sono state in ogni caso anche le variabili. Dai 14’+13′ per Inghilterra-Iran si è infatti visto poi un Orsato limitarsi a un 5’+5′ in Qatar-Ecuador.

Una situazione per cui si è espresso lo stesso Pierluigi Collina, membro dell’Ifab nonché dell’organo con il potere decisionale sul regolamento.

Recuperi dilatati in Qatar: che possa portare all’introduzione del tempo effettivo?

Tempi che dovrebbero essere quindi uguali per tutti, su cui il membro dell’Ifab, aveva già fatto chiarezza qualche giorno fa:

Abbiamo raccomandato ai nostri arbitri di essere molto precisi nel calcolare il tempo da aggiungere alla fine di ogni tempo per compensare il tempo perso a causa di uno specifico tipo di incidente – ha infatti spiegato Collina, come riportato sulla Gazzetta dello Sport – Quello che vogliamo evitare è che una partita duri 42, 43, 44, 45 minuti di gioco attivo. Questo è inaccettabile. Immaginiamo che in un tempo ci siano 2 o 3 gol segnati, quindi è facile perdere 3, 4, 5 minuti solo per i festeggiamenti. E questo tempo va compensato alla fine“.

Quanto visto in Qatar potrebbe far spazio a una situazione simile in Serie A?

Collina - Ifab - recuperi
Collina – Ifab – recuperi (Photo by DENOUR/AFP via Getty Images)

Non indifferenti, del resto, le battaglie per far valere il tempo effettivo anche nel campionato italiano. Una questione su cui si sarebbe espresso anche l’allenatore Stefano Pioli, considerando come spesso su 90′ non se ne giochino nemmeno 60′.

Oggi abbiamo giocato 48 minuti su 90. Così è normale che in Europa poi facciamo fatica – ha infatti commentato il tecnico del Milan – Perché? Perché ci si ferma troppo, ci sono troppe pause, si protesta troppo. Dobbiamo alzarlo, altrimenti in Europa faremo sempre fatica“.

Pioli non sembrerebbe però essere al momento sostenuto da molti. Secondo Collina:

Oggi quello che viene accettato come tempo effettivo di gioco buono è intorno all’ora di gioco, sui 60 minuti. È il discrimine tra partite che durano un po’ poco e altre che durano anche 66-67-68 minuti – aveva detto ad aprile – Dipende anche dai calciatori. Concedi a chi vuole vedere spettacolo la possibilità di vederne un pochettino di più“.

Uno scenario, quello dei minuti infiniti di recupero in Qatar, che potrebbero però essere visto nella seconda fase del campionato. Tra le possibili novità in arrivo, anche il SAOT, fuorigioco semiautomatico, per cui proprio domani si terrà una riunione arbitrale.

 

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