Caso Plusvalenze, l’attacco di Tuttosport: “Serie A ostaggio di Chinè”

Febbraio potrebbe essere il mese decisivo sul fronte Plusvalenze. L’ennesimo scandalo che ha colpito il calcio italiano e scosso tutti gli appassionati sta entrando nella fase decisiva, con la possibilità che anche altre squadre, oltre la Juventus, possano essere penalizzate.

La stessa Juventus, come dicono molti quotidiani, rischia addirittura di avere un’ulteriore penalità che la porterebbe a giocare addirittura in Serie B.

Juventus Presidente Andrea Agnelli (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

A proposito di ciò è voluto intervenire uno dei tre principali giornali sportivi della nostra penisola, Tuttosport, che si è schierato apertamente con la JUventus criticando l’operato di CHinè.

Queste le parole: “Per cosa gioca la Juventus oggi pomeriggio? Per conquistare un posto in Champions League o per salvarsi? Vale tutto perché il campionato è in ostaggio del procuratore Giuseppe Chinè e delle varie corti di giustizia sportiva.”

Ed è questo il punto più delicato da spiegare a milioni di tifosi: perché una pratica tollerata da un trentennio, sulla quale nessuno ha nemmeno mai provato a scrivere non una vera e propria norma, ma almeno uno straccio di proposta normativa, deve diventare il crimine del secolo? Perché il senso di ingiustizia tecnico e morale che deriva da una tale disparità di giudizio può essere esiziale per il calcio italiano. E il problema non si chiama disdetta, ma disaffezione, malattia più grave e non è una giustizia da capro espiatorio la medicina.

“E nemmeno una giustizia sommaria che giudica frettolosamente utilizzando la documentazione di un’indagine della Procura di Torino che ancora non è diventata processo. Perché condannare sulla base di indizi e non di prove, purtroppo, è una barbarie giuridica che alimenta la sensazione strisciante che in così poco rispetto del diritto si annidi la politica”

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