UFFICIALE – Caso D’Onofrio, tre mesi di inibizione per Trentalange: i dettagli

Nella giornata di oggi sono emerse novità sul caso D’Onofrio. L’ex presidente della procura dell’Aia era stato accusato insieme ad altre 41 persone di avere introdotto in Lombardia oltre 6 tonnellate di marijuana e hashish.

Le indagini sono state svolte tra il 2019 e il 2021, portando all’arresto dello stesso Rosario D’Onofrio – denominato dai più dell’ambiente come Rambo – solo il 10 novembre del 2022 con il sequestro di mezza tonnellata di droga. Con il proseguimento delle indagini sono state scoperte una serie di violazioni al Codice di giustizia sportiva e al Regolamento Aia che hanno portato a un ampliamento del caso.

Caso D’Onofrio: rapporti personali tra lui e Trentalange

Alfredo Trentalange Inibizione

I rapporti personali tra D’Onofrio e Trentalange hanno, infatti, insospettito la Procura Federale che ha visto in discussione la credibilità del sistema calcio. Secondo l’accusa Trentalange aveva “la diretta responsabilità delle nomine dei vertici degli organi di giustizia Aia” ed ha poi avuto un “comportamento omissivo, seguito da quello commissivo di proposta, che ha determinato la nomina del D’Onofrio”.

L’inibizione a Trentalange da parte del Tribunale FIGC

A seguito delle dimissioni di Trentalange e dell’udienza della procura guidata da Giuseppe Chiné di oggi, il Tribunale federale nazionale della Federcalcio ha sanzionato Alfredo Trentalange a tre mesi di inibizione a fronte dei sei chiesti dallo stesso Chiné.

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