Dramma nel mondo del calcio: ucciso durante la guerra

Tra coloro che hanno perso la vita per il conflitto israelo-palestinese c’è anche un ex calciatore

Nelle ultime ore è tornato prepotentemente in auge il tema del conflitto israelo-palestinese, con il suo counter infinito di morti e feriti da entrambi le parti e che fa inorridire il mondo intero, già segnato dal conflitto ucraino. A pochi chilometri dalla Striscia di Gaza, si stava svolgendo un rave party culminato in tragedia, con 260 giovani trovati privi di vita per via di un raid rivendicato dai terroristi di Hamas, con razzi e armi da fuoco usati contro i civili che si trovavano in mezzo al deserto del Negev.

Tra questi era presente anche Lior Asulin, ex attaccante dell’Hapoel Tel Aviv e Hapoel Be’er Sheva che ha militato per tutta la sua carriera nei pressi di club di Israele, nonostante le offerte di club come Olympique di Marsiglia e Nizza.

Be’er Sheva e Tel Aviv omaggiano Asulin sui social

La notizia è stata riportata da diverse fonti locali con il giocatore che è stato omaggiato sulle pagine social dei club di cui ha contribuito a fare la storia, come dimostra questo post del Be’er Sheva:

Hamas, il terrorismo non risparmia nemmeno il calcio
Conflitto israelo-palestinese, la guerra fa stragi anche nel calcio (ANSA)- Rompipallone.it

È con grande dolore che riceviamo la notizia della morte dell’ex giocatore Lior Asulin, che ha indossato la nostra maglia dal 2009 al 2011. Inviamo le nostre condoglianze alla sua famiglia

Sull’ex attaccante si è espresso anche il suo vecchio allenatore del Bnei Sakhnin intervistato da Israel Hayom:

Un ragazzo con un cuore d’oro, questa era la sua caratteristica più eccezionale. Hanno sempre detto che la sua caratteristica più eccezionale era restituire, ma ho visto che la caratteristica più eccezionale era dare la sua anima ai suoi amici. Ieri ho sentito che era scomparso, il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato che bella vita avrebbe potuto avere e che vita difficile ha avuto alla fine

Asulin ha contribuito alla vittoria della coppa d’Israele nel 2004 del club e alla qualificazione in coppa UEFA (ex Europa League) nella stagione successiva. Questi risultati fanno capire quanto fosse alto il valore dell’ex attaccante, il quale non è stato un santo durante la sua vita.

Il giocatore è stato arrestato per spaccio di cannabis su alcune piattaforme social e condannato a scontare una pena di 19 mesi, salvo poi uscire per buona condotta dopo soli 8 mesi. Luci e ombre hanno caratterizzato la vita di Lior Asulin.

 

Impostazioni privacy