Scandalo CalcioScommesse in Serie B: il presidente lancia l’allarme

Un nuovo scandalo CalcioScommesse potrebbe interessare l’Italia. Un Presidente di una squadra di Serie B sospetta combine dei giocatori.

Il calcio italiano rischia di essere compromesso da un nuovo scandalo. Ancora una volta, nell’occhio del ciclone sembra esserci il calcioscommesse. Il dubbio è stato sollevato da un presidente di una squadra di Serie B che lotta per la zona retrocessione.

In una svolta scioccante nel mondo del calcio italiano, il presidente del Lecco, Paolo Leonardo Di Nunno, ha sollevato seri timori riguardo alla possibilità che i suoi stessi giocatori possano essere coinvolti in scandali di CalcioScommesse. La squadra lombarda, attualmente in lotta per evitare la retrocessione dalla Serie B, si trova in una situazione sportiva precaria, ma è la preoccupazione per il rischio di combine che ha messo Di Nunno sull’allarme massimo.

Caos Lecco, Di Nunno: “Ho paura che i miei vendano le partite”

Sconvolgenti tanto da sembrare quasi surreali le dichiarazioni di Di Nunno, presidente del Lecco, che ha invitato le forze dell’ordine a controllare i giocatori, nel dubbio che gli stessi possano aver scommesso sulla propria squadra. Ciò motiverebbe la situazione complessa del Lecco, che rischia di retrocedere in Serie C.

Queste le dichiarazioni del presidente del Lecco Di Nunno in conferenza stampa: “Spero mettano i telefoni sotto controllo, ho paura che i miei vendano le partite”.

Il Lecco, ultimo in classifica con appena 21 punti e a sei punti di distanza dalla FeralpiSalò, sembra sempre più vicino alla retrocessione dopo la sconfitta contro il Palermo per 1-0. Tuttavia, per il presidente Di Nunno, la situazione va oltre la semplice lotta per la salvezza: è il timore che alcuni giocatori possano essere tentati di manipolare gli esiti delle partite a destare preoccupazione.

Lecco calcioscommesse
Caos in Serie B, di Nunno chiede di controllare i giocatori per calcioscommesse (LaPresse – rompipallone.it)

Le accuse di Di Nunno lanciano una bomba sul calcio della nostra Penisola e gettano ombre sui giocatori del Lecco, che potrebbero rischiare di esser sottoposti a dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Certo è che, se un presidente arriva ad accusare gli stessi giocatori del proprio club, ciò significa che inizierà a regnare il caos in una situazione di per sé già abbastanza complessa per la squadra lombarda.

Si spera che quelle di Di Nunno siano supposizioni errate e dettate dalle circostanze, per evitare che nel nostro Paese si ricominci a parlare di un problema purtroppo ancora molto attuale come quello del calcioscommesse, che rischia di gettare ombre sullo sport più amato nella nostra Nazione.

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