Xavi è una furia post eliminazione: l’attacco all’arbitro fa il giro del mondo

 Dall’espulsione di Araujo al gol di Kylian Mbappé sul finale, il Barcellona cade un pezzo dopo l’altro contro un PSG non insuperabile. Nel post-partita Xavi fa esplodere tutta la sua rabbia ai microfoni.

Una partita che sembrava essersi messa sui binari giusti. Dopo 12 minuti il gol di Raphinha – propiziato da un’azione personale di Yamal che fa tutto da solo per poi scaricare una palla solo da appoggiare in porta da due passi – illude i catalani. L’inerzia del match sembra girare tutta da una parte, poi l’ingenuità.

Allo scoccare del 29°, Barcola si mette in proprio e in velocità salta tutti, Araujo pur di fermarlo accetta il rischio. Il contatto fra i due è giudicato falloso, l’arbitro espelle per chiara occasione da gol l’uruguaiano e da lì la partita assume tutto un altro sviluppo.

“Match condizionato dalle decisioni dell’arbitro”, le parole al veleno di Xavi

Da il 29° in poi cambia tutto, escluso Yamal per far entrare Inigo Martinez, il Barça si copre, ma così fa solo il gioco del PSG. Prima Dembelé e Ferreira e poi la doppietta di Kylian Mbappé fanno fuori il club catalano dalla competizione europea più importante. Per il sesto anno consecutivo il Barcellona – vero calmieratole della Champions negli anni passati – non accede alle semifinali.

Raphinha al termine del match, contro il PSG di Luis Enrique. (LAPRESSE) Rompipallone.it

“Il mio rammarico è solo per l’eliminazione arrivata per un errore arbitrale che ci ha impedito di giocare in 11 contro 11. Kovacs è stato un disastro”. Questa è stata la dichiarazione dell’allenatore blaugrana Xavi che non lascia spazio di analisi rivelando come ancora il fuoco della rabbia non fosse stato spento dal suo allontanamento dal campo.

Il suo Barcellona ha dato la sensazione durante la prima fase del match di aver in mano una qualificazione quasi certa. L’episodio del rosso ad Araujo cambia tutto, così come la sostituzione di Yamal, l’unico giocatore davvero in grado di poter ribaltare il fronte sugli attacchi parigini.

Senza possibilità di ripartenza con soli giocatori di impostazione e il solo Raphnha a combattere sulla fascia sinistra, il Barcellona consegna di fatto le chiavi del match al PSG che non sbaglia, anche se in fase difensiva concede molto, complici le molte disattenzioni.

Xavi poi – allontanato dal campo per una protesta troppo plateale – non riesce a trovare la chiave per mantenere asserragliata una difesa troppo friabile. Ai microfoni di Movistar poi dichiara: “Abbiamo mantenuto l’equilibrio per tutta la sfida, ma con 10 giocatori è molto complicato. È un peccato che il lavoro di una stagione finisca così.”

 

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