Riccardo Calafiori più lontano dalla Juventus e verso l’Arsenal, ma scoppia il caso: “Formula vietata, pesante sanzione”
Per Riccardo Calafiori il dado sembra essere tratto. Niente Juventus per il 22enne difensore che il Bologna valuta non meno di cinquanta milioni di euro. I bianconeri lo hanno a lungo inseguito, hanno sperato di poterlo regalare a Thiago Motta, l’allenatore che in rossoblù ha contribuito in maniera importante alla sua consacrazione.
Il duo però non si ricostituirà sotto l’ombra della Mole perché dall’Emilia Romagna hanno alzato un muro (e il prezzo), tagliando di fatto fuori i bianconeri dalla corsa al difensore. Un difensore che si è messo in mostra anche nel complicato e fallimentare europeo dell’Italia, favorendo così l’interesse nei suoi confronti, ma anche la posizione del Bologna che, consapevole di dover già perdere Zirkzee a causa della clausola presente nel suo contratto, non vuole dare via anche Calafiori se non per un’offerta davvero importante.
Un’offerta che deve tenere in considerazione anche un altro aspetto: al momento dell’acquisto dal Basilea, infatti, gli svizzeri hanno strappato una importante percentuale sul prezzo della rivendita, che si aggira intorno al 40%. Una formula solita nelle operazioni di mercato, ma che raramente raggiunte percentuali così elevate. Ed è proprio questo che ha fatto nascere un piccolo ‘caso’, almeno sui social.
Niente Juvenuts, ma per Calafiori c’è un caso: “Formula vietata”
È il giornalista Graziano Campi che su X accende la miccia, commentando le indiscrezioni sul futuro di Riccardo Calafiori (il suo passaggio all’Arsenal sembra sempre più vicino), ma soffermandosi soprattutto sul precedente trasferimento e sulla percentuale sulla rivendita accordata dal Bologna al Basilea.

Una formula sul quale Campi avanza dei dubbi, che rimarca come il Bologna andrebbe ad incassare meno del 50% di quanto l’Arsenal sborserà per il calciatore, mentre la restante parte finirà nelle casse del Basilea, precedente società di Calafiori: “Cosa sarebbe questa se non una comproprietà (mascherata) – si chiede Campi – e quindi una formula vietata da anni e passibile di sanzione pesante?”
Un interrogativo che lo stesso giornalista spiega meglio rispondendo ai commenti sotto al suo tweet e spiegando che una percentuale così alta non è molto diffusa, anzi sarebbe presente soltanto nei casi di Calafiori e un altro calciatore del Bologna, Zirkzee (in questo caso con il Bayern Monaco) e sottolineando ancora come “sopra il 40% per me è una comproprietà mascherata”. Un parere che sui social non riscuote molto gradimento e fa nascere una pesante discussione che non cambierà il futuro di Calafiori: c’è Londra che l’aspetta.