Un calciatore blaugrana cambia la storia di Inter-Barcellona, il giocatore non ha dubbi: “Era fallo”.
Sono passati 71 giorni da Inter-Barcellona, una delle semifinali di Champions League più belle degli ultimi anni. Una battaglia epica che, come spesso accade, non può essersi conclusa al fischio finale dopo 120′ di agonia pura.
Ribaltamenti di fronte, giocate prodigiose, la stella di Lamine Yamal che illumina San Siro, la garra di Lautaro Martinez che nonostante gli acciacchi fisici ha stretto i denti per la sua Beneamata.
Inter-Barcellona è stata anche la partita dei “gregari” come Francesco Acerbi, eroe per una notte. Anche lato blaugrana non sono mancati esempi di questo genere, esempio lampante è stato Gerard Martin. Reduce da una brutta prestazione nella gara d’andata dov’era stato surclassato da Denzel Dumfries, alla Scala del calcio si è preso parzialmente la sua rivincita.
Il terzino catalano ha servito i due assist che hanno permesso ai blaugrana di pareggiare, ma poi ha macchiato la sua prestazione al 93′. Minuto in cui il 23enne ha perso palla all’altezza della trequarti difensiva catalana dopo un contrasto con Dumfries, da cui è scaturito il gol di Acerbi.Il prosieguo del match, e della Champions, poi lo conosciamo tutti.
Nell’immediato post partita, l’arbitraggio ha fatto non poco discutere e a distanza di più di due mesi sull’argomento è tornato il protagonista, Gerard Martin.
Gerard Martin torna sul contatto con Dumfries in Inter-Barcellona: “Era fallo”
“C’era il fallo di Dumfries su di me“, ha esordito Gerard Martin al Mundo Deportivo. Il catalano ha ammesso di aver rivisto l’azione tante volte dopo la partita e il giorno seguente. “Ho sentito qualcosa in campo (il fallo) che non è stato fischiato e volevo verificare se fosse davvero quello che avevo sentito”.
Il terzino classe 2002 ha ammesso di essere voluto tornare sull’argomento proprio perché sono passati mesi da quell’epico Inter-Barcellona. Nonostante i minuti finali, per il calciatore – cresciuto al Cornellà prima di trasferirsi ai blaugrana nel 2023 – si è trattata di una delle sue migliori prestazioni.

“La partita contro i nerazzurri è finita male per tutti. Pur essendo internamente soddisfatto della mia prestazione, alla fine sono rimasto molto deluso per il risultato finale. Non saprei dirti esattamente come mi sentissi, ma ero incredibilmente fiducioso”.
Fiducia che il catalano si porta con sé anche per la stagione ormai alle porte per cui gli uomini di Flick hanno cominciato a lavorare in settimana. “È quello che serve per continuare a lavorare per tutto l’anno, e poi i risultati si vedono”.
Con l’auspicio, da parte sua, di cambiare il destino e ritrovarsi sabato 30 maggio 2026 a Budapest, data e luogo della prossima finale di Champions League.