Il Bologna pensa già al dopo Ndoye: deve fare un viaggio di 70 km

Mentre uno si prepara a volare via, un altro potrebbe arrivare percorrendo solo 70 chilometri. E intanto il Bologna costruisce un tridente da stropicciarsi gli occhi

Il Bologna sembra aver alzato un muro (quasi) invalicabile per Dan Ndoye, l’esterno svizzero che è stato una delle rivelazioni della scorsa stagione. Se per Beukema alla fine ha dovuto mollare, aprendo le porte al Napoli per poco più di 30 milioni, stavolta Sartori sembrava deciso a non cedere. O almeno a far sudare ogni centesimo.

Ma Sartori è uomo di mondo, e sa bene che trattenere un calciatore che vuole andarsene è come mettere il tappo su una pentola a pressione. Prima o poi scoppia. E quindi quello che sta succedendo ora è il solito gioco delle parti: la società spara altissimo, il compratore propone una cifra più bassa, poi si cerca di incontrarsi a metà.

Ndoye, nel frattempo, ha già deciso. Vuole andare a Napoli. E lo sta facendo capire a modo suo, spingendo forte per ottenere lo stesso trattamento riservato a Beukema.

La richiesta del Bologna è di 45 milioni, il Napoli ne mette sul piatto 35. E lì in mezzo ci si potrebbe trovare, magari con l’inserimento di una contropartita tecnica. Alessandro Zanoli, per esempio. Un profilo che piace a Vincenzo Italiano e che potrebbe far comodo, ma va definita bene la valutazione. Non si improvvisa niente.

Bernardeschi, ma non solo: il dopo Ndoye è proprio dietro casa

Detto questo, la sensazione è che il Bologna si stia già preparando a dire addio anche a Ndoye. Non ufficialmente, ma nei fatti sì. Lo dimostra il pressing su Bernardeschi, ormai vicinissimo a chiudere il suo ritorno in Italia dopo l’esperienza a Toronto. Se arriverà, sarà un colpo di quelli che fanno rumore. Ma non è il solo.

Bernardeschi per venire a Bologna dovrà prendere un volo intercontinentale. Ma chi potrebbe contendersi la fascia con lui farebbe un tragitto molto più semplice. Una settantina di chilometri appena.

Perché il nome perfetto per il dopo Ndoye sarebbe quello di Armand Laurienté, esterno del Sassuolo. Che è sì vicino a volare in Premier, destinazione Sunderland, ma che non ci è ancora andato e forse è ancora in tempo per trasferirsi dietro casa.

Armand Lauriente insieme a Domenico Berardi
Bernardeschi, ma non solo: il dopo Ndoye è proprio dietro casa (LaPresse) – rompipallone.it

Uno che l’anno scorso in Serie B ha fatto sfracelli. Diciotto gol, titolo di capocannoniere e prestazioni da trascinatore vero. Un exploit fuori dal comune per un esterno offensivo, ma il Sassuolo della scorsa stagione era un orologio offensivo quasi perfetto. Laurienté ha segnato quanto un centravanti, dopo un paio d’anni in chiaroscuro. Adesso è tornato, e ha voglia di misurarsi di nuovo con la Serie A.

Con lui, Italiano potrebbe disporre di un attacco ancora più completo. Certo, a Bologna gli verrebbe chiesto un lavoro diverso: più sacrificio, più attenzione alle coperture, meno libertà totale negli ultimi venti metri. Ma resterebbe comunque un’arma letale. Soprattutto in una squadra che ha già Orsolini e ha appena aggiunto Immobile.

Un tridente con Laurienté, Orsolini e Santiago Castro, più Ciro Immobile da inserire con calma e Bernardeschi come jolly. Il Bologna si sta costruendo un potenziale offensivo che, sulla carta, è persino superiore a quello dell’anno scorso. E quell’anno lì, giusto per ricordarlo, è finito con una qualificazione europea e una Coppa Italia alzata al cielo.

E quindi sì, probabilmente Ndoye se ne andrà. Ma Bologna, come sempre, arriva prima.

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