I preliminari determineranno le ultime squadre a qualificarsi nelle competizioni europee, in ballo c’è anche la Fiorentina e il ranking UEFA.
Comincerà ufficialmente questa sera la stagione 2025-26 della Fiorentina. Un’annata che sarà un tuffo (ambizioso) nel passato per il club viola.
Un flashback c’è perché sulla panchina dei toscani è tornato a sedersi Stefano Pioli. Lo farà con un bagaglio (ha allenato Cristiano Ronaldo all’Al Nassr) e un curriculum (lo scudetto con il Milan nel 2022) molto più pesante rispetto a quando ha lasciato il capoluogo toscano nel 2019.
Il tecnico parmigiano sa bene che, alla luce della campagna estiva condotta fin qui dalla dirigenza, tornare a vincere un trofeo a Firenze, dopo 24 anni dall’ultimo, è tutt’altro che una mission impossible.
Da questo punto di vista, la Conference League potrebbe rivelarsi una ghiotta chance, ma prima di pensare troppo oltre bisogna cominciare a posizionare un tassello alla volta. Partendo da questa sera, con l’andata dei preliminari della terza competizione europea contro il Polissya. Una sfida già decisiva anche per il ranking UEFA.
Come funziona il ranking UEFA: chi ottiene il posto extra per la Champions League
Il ranking UEFA per nazioni è un tema che torna attualmente in auge. Un tema ricorrente in Italia soprattutto dalle ultime due stagioni, ovvero da quando per la prima volta nella storia la Serie A ha potuto vantare cinque squadre in Champions League.
Durante la scorsa edizione, Inter, Milan, Juventus, Atalanta e Bologna hanno avuto il privilegio di rappresentare l’Italia nella massima competizione continentale. Un benefit avuto proprio grazie al ranking UEFA per nazioni chiuso dall’Italia al primo posto nella stagione 2023-24.

Quest’anno, invece, le squadre torneranno a essere quattro poiché nella passata annata l’Italia ha chiuso al terzo posto nel ranking. Solo le prime due nazioni classificate hanno il privilegio di avere una squadra in più nella successiva edizione della Champions League.
Quest’anno toccherà a Inghilterra (Liverpool, Arsenal, Manchester City, Chelsea, Newcastle e Tottenham – grazie alla vittoria dell’Europa League, ne saranno dunque sei le inglesi) e Spagna (Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid, Athletic Club e Villarreal).
Come si calcolano i punti per il ranking UEFA e le differenze tra le tre competizioni europee
A partire dall’anno scorso sono state apportate delle modifiche nella distribuzione dei punteggi. Le squadre che disputano la Champions League possono accumulare un massimo di 46.5 punti, quelle in Europa League 40 mentre quelle in Conference League 36.5.
Vengono assegnati, in primis, punti in base a che posizione i club occuperanno alla fine della league phase. Da un massimo di 12 a un minimo di 6 – con scarto di 0.25 punti da una posizione all’altra fino al 24esimo posto – in Champions League. Un massimo di 6 e minimo 0 – sempre con scarto di 0.25 punti – in Europa League (l’ultima che va a punti, 0.25, qui è la 24esima). Da 4 a 0 – con scarto di 0.125 punti tra una posizione e l’altra fino alla 24esima – in Conference League.

Non ci sono differenze nei due punti assegnati per le vittorie e uno per i pareggi tra le varie competizioni. Cambia, invece, per quanto riguarda la qualificazione agli ottavi (1.5 in Champions, 1 in Europa e 0.5 in Conference).
I punti accumulati dai vari club di una stessa nazione, andranno prima sommati e poi divisi in base a quanti sono quelli presenti nelle competizioni UEFA. Per quest’ultimo punto è dunque fondamentale la Fiorentina già a partire da questa sera.
La Fiorentina e il ranking UEFA, perché sono già determinanti i preliminari di Conference e il precedente della Spagna
Alla luce della divisione dei punti accumulati dai vari club di una stessa nazione per quanti sono quelli presenti nelle competizioni UEFA, è dunque determinante per l’Italia che la Fiorentina passi i preliminari di Conference League eliminando gli ucraini del Polissya.
Con i viola alla league phase di Conference, diventerebbero 7 le italiane presenti nelle competizioni europee da settembre. Napoli, Inter, Atalanta e Juventus in Champions. Bologna e Roma in Europa League. Fiorentina, eventualmente, in Conference.

Un nucleo per niente male, ma che dovrà vedersela con le potenziali nove dell’Inghilterra e le eventuali otto della Spagna. La Premier League può già contare su Liverpool, Arsenal, Manchester City, Newcastle e Tottenham in Champions. Nottingham Forest in Europa League. Per qualificarsi in Conference, il Crystal Palace dovrà eliminare i norvegesi del Fredkistad ai preliminari.
La Liga, invece, in Champions ha Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid, Athletic Club e Villarreal. In Europa League il Celta Vigo e il Real Betis. Mentre per la Conference, il Rayo Vallecano dovrà vedersela ai preliminari con i bielorussi del Neman Grodno.
Perdere sin dai preliminari di Conference League una squadra può costare caro. Lo sa bene la Spagna che nel 2023-24, nonostante il successo del Real Madrid in Champions, si classificò al quinto posto del ranking a causa anche della prematura eliminazione dell’Osasuna ai preliminari. L’Italia è avvisata: oggi bisognerà tifare Fiorentina.