La Viola adesso ha un attacco da big. Stefano Pioli deve decidere solo come utilizzarlo: diverse le piste a disposizione del neo-tecnico.
L’arrivo di Roberto Piccoli dal Cagliari, pone Stefano Pioli davanti ad un quesito: “Come posso utilizzare al meglio questi tre attaccanti?”. Si perché l’ormai ex bomber rossoblù, non è di certo atterrato a Firenze con l’intendo di riscaldare la panchina. Ci vorrà tempo ad ambientarsi, ma non ha nessuna intenzione di fare la bella statuina.
I suoi due “problemi” si chiamano però Kean e Dzeko. Se per quest’ultimo non c’è bisogno di presentazioni, visto il curriculum che si porta appresso, per l’altro il discorso è più ampio. Il 20 della Viola è rimasto dopo un’estate di corteggiamenti e ha tutti i propositi di confermarsi come punta centrale. E Stefano Pioli sta già pensando quale strada seguire per la sua Fiorentina 2.0.
Kean, Dzeko e Piccoli, tre nomi per due posti: oppure no…
Partiamo dal presupposto che Roberto Piccoli sta per diventare l’acquisto più caro nella storia della Fiorentina (condiviso con Nico Gonzalez): 25 milioni di euro 2 più di bonus. E basterebbe dire questo per far capire che Piccoli deve giocare, soprattutto dopo un investimento così importante fatto da Commisso. E allora il tecnico viola cosa dovrà inventarsi? Tre opzioni per il Pioli fiorentino 2.0.
Al primo posto la più semplice e naturale: Piccoli utilizzato per far tirare il fiato a Kean, considerando che la Fiorentina vorrà essere protagonista in tutte le competizione (Serie A, Conference League, Coppa Italia). O anche a Dzeko e nel caso usare i due italiani in contemporanea e solamente per uno spezzone di gara.

Al secondo posto forse la pista più difficile da seguire, visto il modulo che Pioli vorrebbe usare: l’idea è quella di un 3-4-2-1 quindi con due giocatori alle spalle dell’unica punta Kean. Uno dei due è sicuramente Dzeko, mentre l’altro dovrebbe essere, per caratteristiche tecniche, Gudmundsson. L’alternativa, e quindi la seconda pista, è farli coesistere, passando ad un 3-5-2 con il classico “attacco pesante”.
Una soluzione che potrebbe in realtà risolverebbe anche alcuni quesiti legati a Dzeko, visto che il bosniaco ha 39 anni e non ha più il fisico di giocare tutti i minuti di tutte le partite. Bisognerebbe solo trovare il modo di farli giocare insieme, considerando che sia Piccoli che Kean sono delle prime donne e rischierebbero di pestarsi i piedi a vicenda. Difficile, ma non impossibile.
E arriviamo alla terza e ultima opzione. Forse quella più logica dato l’investimento immediato fatto dalla società Viola: spendere tanto, ma per il futuro. Si perché non è di certo un novità che l’addio di Kean a fine anno potrebbe esserci. Anzi, le percentuali diventerebbero ancora più alte se dovesse confermare il rendimento dell’anno scorso e con un’offerta importante tra i 50 e 60 milioni.
Non solo campo: come gestire il dualismo Kean-Piccoli al fantacalcio
È molto più semplice del previsto: prendi uno, l’altro lo segue a ruota. Anche se in realtà è più legato a Piccoli. Kean sarà sicuramente il titolare indiscusso e inamovibile e può eventualmente essere preso da solo. La situazione cambia se si pensa a Dzeko. Come detto in precedenza, il 39enne non ha le forze per giocare sempre ed è qui entra in gioco Piccoli. Li prendi entrambi e risolvi tutto.

Discorso diverso per Gudmundsson. Anche lui rientrerebbe in questo discorso, se non fosse per il fatto che è stato listato centrocampista, quando in realtà giocherà dietro la prima punta. Una situazione delicata che vi consigliamo di non sottovalutare. È da prendere? Assolutamente si, visto che la Fiorentina ci punterà dopo il riscatto dal Genoa. Ma attenzione a non strapagarlo: quei tre davanti a lui fanno paura.