Juve, chi fa fuori Tudor? I numeri impressionanti dei tre là davanti

Prima nella lista dei problemi c’erano solo due nomi, adesso c’è ne un terzo, che fa davvero paura con i suoi dati.

Il calciomercato è finalmente finito dopo tre lunghi mesi di trattative complesse, alcune chiuse e altre fallite. Nel discorso rientra anche la Juve con il secondo posto conquistato nella classifica delle squadre che hanno speso di più, alle spalle del Milan (137 contro 164 milioni, dato Transfermarkt)

A differenza dei rossoneri, però, sono quasi tutti riscatti di giocatori già presenti con il numero degli “innesti” decisamente più basso, considerando che i bianconeri hanno preso solamente quattro calciatori nuovi di zecca, rispetto ai nove diavoli arrivati a Milanello.

Ma la dirigenza juventina, forse, si è guadagnata la medaglia d’oro per l’acquisto più inaspettato della sessione estiva. Dopo giorni, settimane, mesi a parlare di Kolo Muani che torna e Vlahovic che parte, alla fine è cambiato tutto nel giro di 24 ore.

Il francese è andato al Tottenham, mentre il serbo è rimasto. Tutto faceva pensare che bastasse così, con David e Vlahovic. E invece Comolli piazza il colpaccio last minute prendendo Lois Openda dal Lipsia. Un gran colpo, che ora bisogna vedere come gestisce Tudor.

David, Vlahovic, Openda: tre nomi per un posto solo, ma chi gioca?

Due partite sono poche, ma allo stesso tempo possono rivelare più di qualsiasi lasso di tempo. Contro Parma e Genoa, David è partito titolare rendendosi protagonista, nel bene e nel male, in entrambe le sfide.

Con i Crociati ha aperto la stagione realizzando la prima delle due reti; con i rossoblù si è divorato un gol, scegliendo il momento peggiore per fare una cosa del genere. Si perché nel secondo tempo è entrato Vlahovic e il resto è storia, con uno dei più classici “segni del destino”.

Ha realizzato il gol vittoria, facendo bottino pieno nelle prime due di campionato dopo il 2-0 contro il Parma. Il serbo è stato lì, ad aspettare in silenzio che qualcosa si muovesse sul mercato. Alla fine non si è mosso niente, e ha iniziato a segnare come se non ci fosse un domani.

David e Vlahovic sostituzione

Un segnale che adesso manda ancora di più in confusione Tudor, che ora deve fare i conti sia con la rinascita del suo 9, che con l’arrivo di Lois Openda, preso di certo non per fare lo spettatore, visto un investimento futuro complessivo di quasi 45 milioni totali.

Il canadese è in vantaggio nelle gerarchie, con il serbo subito dietro, ma che ha decisamente guadagnato posizioni in griglia. Openda avrà sicuramente bisogno di tempo per ambientarsi e la convocazione in nazionale, di certo non aiuta ad entrare subito nei meccanismi bianconeri.

Il belga ha comunque il vantaggio della duttilità, che gli garantisce di giocarsela eventualmente anche con Yildiz. E se non bastasse, Tudor può prendere in considerazione un altro dato per scegliere la sua punta centrale.

In tre fanno una macchina da gol: il numero è da non credere

Naturalmente, la scelta di un attaccante varia in base al modo di giocare che un allenatore vuole utilizzare. Di base si sceglie il classico bomber, quello che butta la palla in rete, per intenderci. Il problema è che ora Igor Tudor ne ha tre.

Già il dualismo David-Vlahovic, non è che fosse proprio facile, ma adesso c’è anche Openda in mezzo a questo discorso. Da quando hanno iniziato a segnare in maniera costante, in tre hanno collezionato, tra le varie squadre girate, un totale di quasi 300 gol.

Openda in campo
In tre fanno una macchina da gol: il numero è da non credere (LaPresse) – Rompipallone.it

Una media impressionate per tre giocatori che fanno un media età esattamente di 25 anni. Tudor ha praticamente tre bomber, giovani e con un bel vizio del gol, da fare invidia alle altre big della Serie A.

David in campionato, nella sua stagione più proficua al Lilla, ha collezionato 24 reti in 37 partite: segue a ruota Openda, che la stessa cifra l’ha fatta in 34 partite al Lipsia: chiude Vlahovic con 21 reti in 37 partite quando vestiva la maglia della Fiorentina. Adesso Tudor ha tutte le carte sul tavolo. Deve solo scegliere, nella speranza di pescare il jolly.

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