L’Italia vince e torna a sperare. Il successo per 3-0 contro Israele a Udine ha garantito alla squadra di Gattuso la certezza matematica dei playoff di marzo, ma il sogno Mondiale non è ancora chiuso. Gli Azzurri possono ancora puntare al primo posto del girone, anche se serviranno due vittorie larghe contro Moldavia e Norvegia, oltre a un passo falso degli scandinavi con l’Estonia. Uno scenario abbastanza difficile, ma non del tutto impossibile.
Italia, successo netto e obiettivo chiaro
L’Italia ha superato Israele con un convincente 3-0 alla Dacia Arena di Udine, centrando la qualificazione matematica ai playoff di marzo per i Mondiali 2026. Una vittoria importante per morale e classifica, che consente agli uomini di Gattuso di restare in corsa per un traguardo più ambizioso: la qualificazione diretta.

Per arrivare primi nel girone, però, servirà un finale perfetto e qualche incastro favorevole. L’Italia dovrà battere sia la Moldavia in trasferta il 13 novembre, sia la Norvegia a San Siro il 16.
Le combinazioni per il sogno Mondiale
Due sono le possibili vie per la qualificazione diretta. Nel primo scenario, gli Azzurri vincono entrambe le partite restanti, compresa quella contro la Norvegia, e sperano che gli scandinavi pareggino o perdano con l’Estonia. In questo caso, l’Italia chiuderebbe al primo posto con 21 punti, guadagnando l’accesso diretto alla Coppa del Mondo grazie al primato nel girone.
Nel secondo, più complicato, la squadra di Gattuso dovrebbe vincere con ampie goleade le ultime due gare, agganciando la Norvegia a 21 punti e superandola nella differenza reti, primo criterio di spareggio in caso di arrivo a pari merito. Questo è lo scenario, forse, più improbabile: il vantaggio dei norvegesi nella differenza reti è infatti piuttosto netto al moment (+26 per Haaland e compagni, +10 per l’Italia).
Fiducia e concentrazione in vista del finale
La vittoria con Israele ha mostrato una Nazionale più convinta, capace di dominare in campo e di ritrovare fiducia nei propri mezzi. Gattuso lo sa: la strada è ancora lunga, ma lo spirito giusto è tornato. Ora servirà continuità e lucidità per completare l’impresa.
L’Italia si prepara dunque a due partite decisive, con una certezza: gli Azzurri sono ancora in corsa, e finché la matematica non chiude le porte, la speranza resta viva.