Colpo di scena: team storico escluso dalla serie B

È la notizia che lascia tutti a bocca aperta. Lo storico club veneto, con un glorioso passato in Serie A, è stato escluso ufficialmente dal campionato cadetto. La decisione è stata presa quest’oggi dalla Figc, in risposta al ricorso presentato dalla società clivense lo scorso 8 luglio. Sconcertato il Presidente Luca Campedelli, uno dei più longevi in Italia, in carica infatti da quasi trent’anni al Chievo, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni sull’accaduto.

Chievo, il motivo dell’esclusione

Il consiglio della Figc si è riunito quest’oggi e, dopo un’attenta riflessione, è arrivata la fatidica decisione: non parteciperà al campionato di Serie B 2021/2022. Come riporta la Gazzetta dello Sport, le motivazioni son presto dette: la rateizzazione dei debiti con il fisco non è a norma. Una questione molto intricata e complessa, al quale però i dirigenti del club veneto hanno provato a porre rimedio, pagando le ultime rate mancanti. Hanno successivamente fatto leva sull’accordo, ma per il Fisco tale accordo era ormai decaduto e quindi non c’era più stato nulla da fare, se non rassegnarsi alla decisione.

Esclusione Chievo: a quanto ammontava il debito

Bocciatura inevitabile per il team gialloblù. Altrettanto aggravata dalla somma spettante al Fisco: si parla di circa 20 milioni. Una somma davvero notevole, sulla quale era impossibile poter sorvolare. Precedentemente era già arrivato un avviso dalla Covisoc, ma la dirigenza clivense non vi ha dedico molte attenzioni, perciò, non hanno potuto far altro che procedere con l’esclusione.

La decisione finale al Coni

Chievo che però ha ancora una piccola, ma assai remota possibilità: far valere le proprie ragioni sull’operato di fronte al Collegio di Garanzia del Coni e sperare nella loro bontà d’animo. Sì perché costoro rappresentano il verdetto finale di fronte a vicende del genere.

Per lo stesso motivo, son state escluse dalla Serie C anche Carpi, Novara, Sambenedettese, Casertana e Paganese.

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