Riapertura stadi: la Serie A spinge, il Cts frena

Serie A a tenere banco in queste ore è la questione stadi.

La riapertura degli stadi sta diventando una vera e propria partita tra i club di Serie A e il governo.

Dal mondo del calcio auspicano una riapertura totale degli stadi, molto diverso dal 25% che chiede il governo, così da dare continuità alla capienza dello stadio di Roma durante Euro2020.

Il problema

I tifosi vogliono tornare allo stadio e i club vogliono i tifosi. Dopo un anno vissuto con gli stadi chiusi e senza il calore del pubblico i club di Serie A provano a farsi sentire con il governo guidato da Mario Draghi. La richiesta della Federcalcio è quella di una riapertura totale, che porterebbe cosi ad evitare anche perdite di ingenti somme di denaro, come capitato in questi ultimi anni di emergenza.

Ci sono però diversi problemi per quanto riguarda la riapertura totale, il primo intoppo è quello dell’aumento di contagi tra giovani, per lo più, dovuti alla variante Delta. Inoltre il rallentamento della campagna vaccinale, è un fattore molto importante da considerare. Questi sono i problemi che inducono il premier Draghi e i suoi ministri ad una politica cautelativa.

La richiesta di Gravina

Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha un piano ben chiaro in testa: riaprire gli stadi grazie al green pass.

 Il presidente Gravina è stato incalzato dai giornalisti su questo argomento, ed ha risposto cos’: “Abbiamo formalizzato la richiesta alla sottosegretaria Vezzali” continuando poi “Siamo in attesa che la procedura venga definita anche secondo le indicazioni del Cts. Vogliamo arrivare a utilizzare il green pass in modo rapido e renderlo efficace anche nei nostri stadi. Siamo responsabilmente convinti che sarà complicato ottenere la riapertura alla totale fruibilità dei posti. Chiediamo gradualità e accompagnamento. I club sono in grande difficoltà, abbiamo bisogno di tempi certi. Novità? Entro fine luglio certamente“.

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