A pochi giorni dall’inizio dei Mondiali in Qatar, Kylian Mbappé ha svelato di aver pensato di lasciare la nazionale dopo gli insulti ricevuti agli Europei.
In particolare, si riferisce a quanto avvenuto in occasione dell’errore su calcio di rigore che è costato l’eliminazione a sorpresa della Francia agli ottavi contro la Svizzera. A seguire, l’estratto dell’intervista ai microfoni di Sports Illustrated:
“Inizialmente, ho pensato di non voler più rappresentare delle persone che mi hanno definito una scimmia. Poi, però, mi sono preso del tempo per riflettere e ho capito non sarebbe stato un buon messaggio. Ho ricevuto tanto incoraggiamento per restare. So di essere un esempio per molte persone. Quindi, ho voluto dire alle nuove generazioni che siamo meglio di così“.
Il fuoriclasse del PSG ha poi raccontato un particolare retroscena sull’importanza avuta dal presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron sulla sua decisione finale di non trasferirsi al Real Madrid:
“Abbiamo parlato al telefono svariate volte in quei mesi: a dicembre, gennaio, febbraio, marzo…mi ha detto di essere a conoscenza della mia volontà di partire, ma non voleva che io me ne andassi perché qui la gente mi ama. Mi ripeteva che in Francia avrei avuto l’opportunità di scrivere la storia. Ho apprezzato molto il suo gesto, è stato davvero pazzesco. Il presidente ti chiama e vuole che resti“.
Ruggero Gambino