Italia, Di Lorenzo scuote Napoli: “Sarebbe un sogno vincere lo Scudetto”

L’Italia si sta preparando a Coverciano per le due amichevoli con Albania ed Austria. Due amichevoli che, in un periodo come questo, dovrebbero servire a preparaci al Mondiale. Mondiale che guarderemo ancora una volta da casa. In conferenza ha parlato Di Lorenzo, rispondendo a tantissime domande sul suo Napoli.

Italia, la conferenza di Di Lorenzo

Sul gruppo del Napoli “Noi del Napoli cercheremo di portare l’entusiasmo di questo avvio di stagione. Con l’avvicinarsi del Mondiale aumenta di più il dispiacere, affronteremo le amichevoli nel migliore dei modi. Io guarderò il Mondiale, dispiace non essere presenti, dobbiamo ripartire tutti insieme. Per chi tifo? Per il calcio, che vinca il migliore”.

Sullo Scudetto“Sarebbe un sogno vincere lo scudetto a Napoli da capitano dopo Maradona, è qualcosa che mi rende felice ma come ho detto prima la stagione è lunga, abbiamo fatto un percorso importante ma ci sono ancora tantissime partite. Abbiamo un vantaggio importante, lo sappiamo, ma può succedere ancora di tutto”.

FOTO: Getty – Di Lorenzo-Napoli-Empoli

La fascia da capitano “Io capitano? Non ero quello con più presenze, è stata una scelta del mister insieme al gruppo. Per me è un orgoglio portare la fascia di una società così, con dei tifosi fantastici, faccio del mio meglio”.

Sulla mancata qualificazione “Ci sono stati dei piccoli episodi, come la doppia partita con la Svizzera, la partita contro la Macedonia, meritavamo la vittoria ma sappiamo tutti come è andata. I dettagli hanno fatto la differenza”.

Sulla sosta“La sosta può far bene per riposare e ripartire a gennaio con ancora più voglia. Tutti speravamo di essere al mondiale ma è andata così. Non c’ero l’ultima volta, siamo ripartiti con grande voglia con l’europeo, adesso vogliamo creare un nuovo ambiente per arrivare ai nostri obiettivi”.

Su Spalletti “Spalletti non è diverso rispetto all’anno scorso, grande merito dei risultati è suo. Fa sentire tutti importanti, fa giocare chi se lo merita e non guarda i nomi, questo alza la concorrenza all’interno del gruppo”.

Enrico Coggiola

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