Lo sport è in lutto: morto a 26 anni l’ex Nazionale

Purtroppo la stella dell’Italia non ce l’ha fatta: a causa di una terribile malattia, la sua vita si è spenta ad appena 26 anni

La notizia diramata stamane è quella che nessuno avrebbe mai voluto leggere. All’età di soli 26 anni, ci lascia Michele Basso, a causa di un brutto male che lo affliggeva ormai da parecchio tempo. Michele era un giovane hockeysta, difensore dell’Asiago Hockey fino al 2015/2016. Carriera agonistica che, però, era stato costretto a mettere definitivamente in pausa negli ultimi anni.

Dalle giovanili del suo club fino ad arrivare alle numerose chances in prima squadra, le sue prestazioni gli erano valse persino la grande occasione di difendere i colori della Nazionale, dapprima con la selezione under 18 e in seguito con quella under 20. Passione condivisa con il fratello Nicola, team leader della selezione senior maschile di hockey su ghiaccio della FISG (Federazione Italiana Sport su Ghiaccio).

Hockey italiano in lutto, Michele Basso è deceduto a soli 26 anni: il ricordo della FISG

Con un comunicato ufficiale sui propri profili, la Federazione Italiana Sport su Ghiaccio ha omaggiato la memoria del giovane Michele Basso, scomparso prematuramente all’età di 26 anni, chiudendo poi con un sentito cordoglio nei confronti dei suoi cari: “La FISG e tutta la comunità hockeystica italiana si stringono in un sincero abbraccio al fratello Nicola, team leader della Nazionale italiana, e a tutta la famiglia Basso. Riposa in pace, Michele”.

Lutto nell'hockey, è morto il giovane Michele Basso
Hockey italiano in lutto, è deceduto a soli 26 anni Michele Basso – Screenshot Instagram – Rompipallone.it

Alle condoglianze della FISG, si unisce Piercarlo Mantovani, suo presidente all’Asiago Hockey, che ha voluto ricordare Michele sulle pagine del Giornale di Vicenza. Avendo conosciuto personalmente l’atleta, per lui “ è difficile accettare una morte di un giovane così: sportivo, studioso, rispettoso, gentile“. Insomma, un ragazzo davvero ben voluto dalla sua famiglia sportiva, la quale “è rimasta accanto a Michele sempre, con i suoi compagni che lo hanno accompagnato lungo questo percorso doloroso” aggiunge sempre Mantovani.

La battaglia non era affatto delle più semplici, eppure Michele ci stava provando con tutte le sue forze a rimettersi in sesto, supportato quotidianamente dai suoi compagni, dalla sua famiglia e dalla sua fidanzata. Nonostante le numerose complicanze dovute alla malattia, il giovane di Asiago era riuscito a completare il suo percorso di studi presso l’Università di Padova, dove si era laureato nell’aprile del 2021. Nell’ultimo periodo le sue condizioni apparivano infatti migliorate. Poi, più recentemente, un’improvviso peggioramento ha portato al drammatico epilogo.

Impostazioni privacy