Il 7 novembre sarà una data importante per il portiere della nazionale italiana, dal momento che tornerà a San Siro da avversario
Gianluigi Donnarumma viene visto come il nemico numero 1 del match di ritorno di Champions League che si giocherà a San Siro tra Milan e Paris Saint Germain. Il portiere italiano affronterà la sua ex squadra per la prima volta nel suo vecchio stadio.
L’ex rossonero è stato già fischiato al Meazza dalla sua vecchia tifoseria durante una partita dell’Italia a San Siro e un’accoglienza simile è lecita aspettarsela anche il 7, se non peggio. Quello che è certo è che la Curva Sud sta iniziando i preparativi in vista dell’evento, come dimostra la storia pubblicata su Instagram dal profilo della frangia più estrema del tifo rossonero.
La foto vede una menzione diretta al profilo del portiere e un gran numero di pacchi, i quali potrebbero racchiudere tra le altre cose la calda accoglienza che il popolo rossonero è pronta a tributare a Gianluigi Donnarumma. Sicuramente la descrizione C’è posta per te all’interno della storia lascia poco spazio alla fantasia, se aggiunta alla menzione del profilo già citata in precedenza. Chi parla di fischi o chi invece di banconote false, quel che certo è che l’accoglienza per il calciatore sarà caldissima.
Donnarumma prova a spegnere la rabbia dei tifosi
Il portiere del Paris Saint Germain è conscio del benvenuto che troverà ad attenderlo tra 6 giorni in quello che prima era il suo stadio ed è per questo motivo che aveva rilasciato delle dichiarazioni prima della gara di andata con la sua vecchia squadra:
Parole al miele che non hanno intenerito però i tifosi del Milan. Ciò che è certo è come hanno vissuto l’intera vicenda Donnarumma, scoperto quando era ancora un minorenne e andato via dalla squadra rossonera al pari di un mercenario qualunque.
Per questo motivo il giocatore è stato fischiato anche nella sua attuale casa, il Parco dei Principi, durante la gara di andata tra Paris Saint Germain e Milan proprio dallo spicchio di stadio riservato ai tifosi rossoneri. Se pochi presenti in trasferta sono riusciti a far sentire il loro disappunto, possiamo solo immaginare di cosa sarà capace uno stadio intero.