La nuova norma emersa in queste ore prevista dalla FIFA sta generando molto dibattito all’interno del mondo del calcio
Siamo giunti nelle due settimane che ci accompagneranno alle sfide delle nazionali per quelle che sono le gare di qualificazioni alle rispettive competizioni continentali. L’Italia di Luciano Spalletti dovrà affrontare prima la Macedonia del Nord, poi l’Ucraina, in quelle che saranno due gare decisive per conoscere le sorti del destino della Nazionale. Gli Azzurri si giocheranno, infatti, l’accesso ai prossimi Europei e nel caso di un eventuale passo falso si ricorrerebbe ancora una volta ad uno spareggio, che è risultato fatale per l’Italia nelle ultime due occasioni, le quali sono costate l’esclusione dagli ultimi due Mondiali.
Ma bisogna pensare anche al campionato, dato che al rientro dalla sosta ci sarà la super sfida tra Juve e Inter, con le due squadre che si contenderanno il primato in classifica. Bisogna ancora capire con quali uomini si presenteranno nerazzurri e bianconeri in vista delle numerose assenze, con Max Allegri che conta di fare affidamento dal primo minuto sulla coppia composta da Vlahovic e Chiesa. Non che i due stiano male, ma il loro rendimento dell’ultimo periodo sta facendo venire molti dubbi all’allenatore livornese, che ha preferito in più occasioni lanciare Moise Kean dal primo minuto. Il centravanti italiano sta ripagando al meglio la fiducia, nonostante continui a non arrivare il gol, che se non fosse stato per il VAR sarebbe arrivato nella gara contro il Verona, due per l’esattezza.
La FIFA valuta l’introduzione dell’espulsione a tempo: i dettagli
Ma grazie all’intervento del VAR, appunto, entrambi i gol sono stati annullati, mandando su tutte le furie i giocatori bianconeri. Episodi che continuano a verificarsi di giornata in giornata e che, inevitabilmente scatenano l’ira dei calciatori in campo, i quali, il più delle volte inveiscono ai danni del direttore di gara. Proteste che in certe occasioni possono anche risultare molto accese e che di conseguenza, costringono l’arbitro a prendere provvedimenti drastici.
Proprio in merito a questa questione si è esposto anche l’IFAB, che avrebbe previsto una nuova misura per cercare di contrastare questo problema. L’idea sarebbe quella di introdurre un’espulsione a tempo della durata di circa 10 minuti in caso di proteste, come si legge anche sul quotidiano britannico Times.
L’IFAB starebbe valutando la possibilità, già testata in alcune partite giovanili in Inghilterra, di espellere a tempo i calciatori che si macchino di proteste eccessive. In questo modo i giocatori sarebbero maggiormente preoccupati rispetto ad un semplice cartellino giallo e potrebbero rivedere il proprio comportamento.