Bufera Juve: “Ruba da 50 anni, commissione d’inchiesta”. Poi le scuse

Enrico Borghi attacca molto duramente la Juventus, i tifosi rispondono infuriati, dopo sole poche ore arrivano le scuse al club bianconero

La Juventus, nell’ultimo periodo, è stata attaccata diverse molte da alcuni parlamentari. Questa volta, a criticare il club bianconero è stato proprio di Enrico Borghi, deputato di ItaliaViva, il quale, però, occupa anche il ruolo di presidente nel Toro club Palramento. Dunque, era molto plausibile che Enrico Borghi non fosse un vero e proprio fan della Juventus. Tuttavia, il durissimo commento del deputato italiano sulla società della Juventus è stato mal visto da tutti i tifosi bianconeri.

Il TG1 aveva programmato un servizio con diversi politi proprio per poter parlare apertamente della propria fede calcistica. Infatti, dopo le affermazioni di Ignazio LaRussa, presidente del Senato, era scoppiata la polemica e, dunque, la Rai ne avrebbe approfittato per poter mandare in onda un servizio riguardo la fede calcistica dei profili politici. Infatti, anchr LaRussa aveva apertamente attaccato la Juventus. Enrico Borghi, nel suo attacco ai bianconeri, per l’appunto, si era proprio collegato alle parole del presidente del Senato. Tuttavia, le sue dure parole hanno scatenato l’ira dei tifosi juventini.

L’attacco di Enrico Borghi alla Juventus, arrivano presto le scuse al club

I tifosi della Juventus non ci stanno, il duro attacco di Enrico Borghi scatena l’ira su tutti i social. Ecco cosa ha detto sulla società piemontese: “La Juve ruba da 50 anni, potremmo quasi istituire una commissione d’inchiesta. Sono d’accordo con La Russa? Per la fede calcistica, sono d’accordo con chi è antijuventino”.

Borghi
Il duro attacco di Enrico Borghi alla Juventus (ansa) ROMPIPALLONE.iy

In poche ore, le parole del deputato sono diventate virali e, presto, sono arrivati anche i commenti di numerosi tifosi che si sono mostrati contrariati dal suo commento. Dunque, Enrico Borghi si è sentito subito costretto a dover chiedere pubblicamente scusa per le sue parole. Ecco l’ultima dichiarazione: “Il TG1 ha ripreso una mia battuta ironica in un servizio costruito in tale chiave. Voglio chiarire che non era mia intenzione offendere alcuno e la questione della commissione parlamentare era una battuta paradossale”.

Infine, però, cercherebbe di chiudere il discorso con una frase che, più che altro, sembrerebbe una vera e propria frecciatina: “Forse andrebbe apprezzato chi in politica ha il coraggio coerente delle proprie bandiere anziché giocare a lisciare il pelo ai fini di un facile consenso”.

Dunque, sembrerebbe che il deputato italiano si sia pentito delle sue parole ma che, allo stesso tempo, ritenga che in politica si dovrebbe poter parlare apertamente della propria fede calcistica.

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