Pogba, indiscrezione agghiacciante: “Il rapimento organizzato da un amico”

Pogba, si torna a parlare in merito al suo tentato rapimento avvenuto nel 2022. Le nuove indiscrezioni lasciano tutti a bocca aperta

Paul Pogba è ormai diventato un lontano ricorda per la Serie A e soprattutto per la Juventus, il francese non si vede più da quando è risultato positivo prima all’esame antidoping e poi alle controanalisi. Il giocatore è sospeso da mesi in attesa del processo sportivo che si terrà tra circa due settimane, il 18 gennaio. Il rischio per il francese è di ricevere una sanzione pesantissima con la squalifica di quattro anni che può essere ridotta solo nel caso in cui venisse dimostrare la non volontarietà. Se dimostrare la non intenzionalità nell’assumere la sostanza non sarà abbastanza allora la difesa punterà sulla sostanza trovata nelle controanalisi che non era il testosterone, come emerso dopo il primo controllo ma il Dhea.

La Juventus continua ad aspettare di conoscere quale sarà il futuro del Polpo e, in caso di condanna, è pronta anche a chiudere il rapporto con il centrocampista francese. Il ritorno in bianconero del centrocampista era atteso da tutti i tifosi e le aspettative erano molto alte, poi tra infortuni vari e quest’episodio la presenza di Pogba è stata quasi inesistente.

Rapimento Pogba: spuntano dei nuovi messaggi

In questi giorni si è ritornato a parlare di Pogba ma non in merito alla situazione doping ma bensì su un episodio che è successo a marzo del 2022. Secondo quanto riportato da l’Equipe, ad organizzare il tentato rapimento del calciatore della Juventus sarebbe stato proprio un suo caro amico di infanzia. A guidare il gruppo sarebbe stato infatti Adama C., uno degli amici di vecchia data di Pogba che aveva affermato di essere stato una vittima, come il giocatore, ma alcuni nuovi messaggi dagli investigatori dimostrerebbero il contrario.

Pogba, novità sul suo rapimento
Rapimento Pogba: nuovi indizi (lapresse) rompipallone.it

Nei documenti dell’indagine, infatti, sono presenti alcuni messaggi telefonici inviati proprio all’amico del centrocampista, che è stato poi arrestato lo scorso marzo subito dopo essere rientrato da un viaggio a Dubai. A quanto pare l’abitazione dove Pogba è stato portato dopo essere stato sequestrato e poi liberato, dopo aver promesso di pagare una parte della somma richiesta, risulterebbe essere sempre a nome di Adama C.

Nel corso delle indagini il calciatore aveva dato un alibi al suo amico affermando che anche lui era stato vittima dei rapitori. Ma secondo gli investigatori, invece, è stato proprio l’uomo a organizzare il sequestro. Secondo quanto scoperto i messaggi sarebbero stati scambiati il 19 marzo 2022, la sera prima di quando il centrocampista è stato sequestrato.

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