Le parole dell’allenatore fanno felici tutti i fans dell’atleta azzurro che ci ha fatto esultare nel corso del 2023, il pupillo azzurro è pronto al nuovo anno.
Jannik Sinner è a mani basse uno degli atleti dell’anno per l’Italia per il 2023 concluso qualche settimana fa. Il tennista è stato uno dei punti di riferimento per tanti giovani prendendo lo scettro in solitaria di miglior tennista italiano, staccando ampliamente l’infortunato Berrettini che non ha mai potuto esprimere il suo tennis visti i continui infortuni che lo hanno limitato e fermato nella maggior parte dei tornei, portandolo ad uscire dalla top 100. Sinner invece al contrario nei ranking generali ha visto sempre la sua posizione scalare, fino ad arrivare ai massimi mondiali.
Il finale di 2023 è stato un film per l’italiano che prima a Torino ha tenuto tutti sul fiato con un torneo da favola a suon di rimonte e prestazioni clamorose, battendo avversari ben più quotati, salvo poi fermarsi in finale contro il campionissimo Novak Djokovic che lo ha regolato dopo un match molto tirato che sembrava all’inizio indirizzato verso l’azzurro. Il sorriso finale però con la Coppa Davis ha tolto la delusione di Torino, con l’Italia capitanata “dal rosso” trionfatrice al termine di un torneo giocato ad altissima intensità.
Sinner ha ancora da migliorare ecco gli obiettivi per il 2024
La parola passa al suo allenatore, Simone Vagnozzi, che in vista del primo torneo Slam dell’anno, gli Australia Open ha gettato le basi per il nuovo anno del suo atleta. Il primo banco di prova sarà in Australia dove l’italiano è tra i favoriti assoluti per conquistare il torneo. Nell’intervista alla Repubblica, Vagnozzi parla sugli aspetti da migliora per Sinner, con un obiettivo in testa: il primo posto nel ranking. Per arrivare a questo livello, il tecnico ha parlato di alcune tecniche che Sinner ha migliorato per curare dunque anche i suoi aspetti deboli.
“L’obiettivo è chiaro e lo conosciamo tutti, il primo posto nel ranking. Jannik sta ancora affinando alcune cose nel gioco, per trovare il suo massimo splendore. Lo alleniamo nel modo che non possa avere punti deboli. Prima giocava solo in un modo, ora ha imparato tante cose per mettere in crisi l’avversario. Sa quando spingere o fare il back, o il lungolinea oppure arrotare. E anche le volée. Lo stiamo migliorando in tutto e siamo fieri di ciò”