Non c’è solo la Juventus su Sandro Tonali: su di lui ci sono anche due big di Premier League.
Sandro Tonali è un nome caldo in vista delle prossime sessioni di mercato. Rientrato dalla squalifica di 10 mesi per il caso scommesse, il centrocampista italiano ha dimostrato di essere tra i migliori metodisti della Premier League. Lo dimostrano anche i numeri: nelle 42 presenze tra campionato (33), Carabao Cup – vinta in finale contro il Liverpool – (6) e FA Cup (3), ha realizzato 5 gol – tre in campionato e due in coppa di lega – e servito tre assist – due in Premier e uno nella EFL Cup -.
Il CT Spalletti è tornato subito a convocarlo in Nazionale e lui l’ha ripagato andando a segno due volte (contro Belgio ai gironi e la Germania nell’andata dei quarti) e servendo due assist (al ritorno in Nazionale contro la Francia a settembre e contro Israele a ottobre). Numeri, ma soprattutto prestazioni, che non sono passate inosservate in Italia – dove da tempo la Juventus è sulle sue tracce -, ma anche proprio in Inghilterra dove sono due i club sulle sue tracce: il Manchester City e il Manchester United.
Tonali-Juventus, ostacolo Premier League: lo seguono anche Manchester City e Manchester United
Secondo quanto rivelato da Nicolò Schira sul suo profilo X, la Juventus non è l’unico club sulle tracce di Sandro Tonali. Il centrocampista classe 2000 ha ammiratori anche in Premier League, dove milita con la maglia del Newcastle dalla scorsa stagione. Lo seguono attentamente i due club di Manchester: il City e lo United.

La valutazione che fa Transfermarkt del giocatore è pari a 45 milioni di euro, ma i Magpies non sembrano disposti a cederlo considerando anche che circa due anni fa, per strapparlo al Milan, hanno dovuto sborsare circa 60 milioni di euro di parte fissa più bonus.
Tonali, il caso scommesse e i sette mesi senza telefono: “A volte non volevo neppure andare al campo”
Sandro Tonali è tornato a calcare un terreno di gioco in gare ufficiali solo a inizio settembre dopo il caso scommesse che l’ha tenuto fuori per 10 mesi. “Ho vissuto sette mesi senza telefono e tablet. Senza social e tv mi sono sentito più leggero” – ha detto il centrocampista in un’intervista a Cronache di Spogliatoio -. “Non è stato semplice – ha continuato -. Tra il secondo e il terzo mese mi chiedevo ‘perché?’. A volte non volevo neppure andare al campo“.

Il 25enne ha poi chiosato dicendo che non aveva stimoli. La tempesta, però, ora è passata, Sandro è tornato a fare quello che più gli piace, il sogno che aveva sin da quando era un bambino e ad accorgersene sono anche le big d’Europa: tutte lo vogliano, la sua terra lo richiama, ma dove andrà ancora non è dovuto saperlo: c’è un posto in Champions da conquistare con il Newcastle e dunque al resto Sandro ci penserà dopo.