La Juventus si prepara a investire ben 130 milioni sul mercato per rinforzare la squadra. Il tesoretto arriverà dalle cessioni dei giocatori non rientranti nei piani di Tudor.
Triste, ma forse neanche troppo dopo un Mondiale per club conclusosi agli ottavi di finale a causa della sconfitta di misura contro il Real Madrid, la Juventus di Igor Tudor si gode gli ultimi giorni di riposo prima di tornare al lavoro sui campi della Continassa il prossimo 24 luglio.
Giorni di riposo, dei quali, immaginiamo, non avranno ovviamente goduto gli uomini di mercato della Vecchia Signora i quali, nei prossimi giorni, saranno chiamati a una massiccia operazione di snellimento della rosa dalla quale dovranno uscire tutti quegli elementi non rientranti nei piani del tecnico croato.
Una potatura necessaria, quella pianificata dal direttore generale Comolli, che permetterà, o almeno dovrebbe, al club di ottenere i fondi necessari per acquistare elementi funzionali ai piani tattici dall’ex allenatore di Lazio e Olympique Marsiglia.
L’acquisto di nuovi giocatori passerà quindi da almeno sette cessioni che, secondo le previsioni della società, dovrebbero portare nelle sue casse qualcosa come 130 milioni di euro. Budget, questo, mediante il quale i bianconeri proveranno ad alzare il loro livello di competitività per ben figurare tanto in Italia quanto in Europa.
Juve, vendere per poter comprare: Comolli ne mette sette alla porta
Desiderosa, come detto, di inserire in rosa nuovi elementi dopo l’acquisizione a zero di Jonathan David, la Juventus del dg Comolli si prepara a vendere sette giocatori dei quali Tudor ha fatto comprendere di poter fare a meno. Sette giocatori, rispondenti nel dettaglio ai nomi di Weah, Mbangula, Nico Gonzalez, Douglas Luiz, Alberto Costa, Savona e Vlahovic, che diventano dieci considerando anche Arthur, Milik e Djalò.

Secondo quanto riferito da Calciomercato.it nei giorni scorsi i primi due dovrebbero legarsi rispettivamente a Olympique Marsiglia e Werder Brema mentre i due sudamericani piacciono soprattutto in Premier League, sebbene per loro non siano ancora arrivate richieste reali.
I due classe 2003, quindi, potrebbero cambiare aria (Sporting Lisbona e Newcastle li seguono), ma le loro cessioni si concretizzeranno, ha fatto comprendere la società, solo in caso di offerte considerate vantaggiose.
Quanto al centravanti serbo, il suo futuro versa nella più totale incertezza: dall’Inghilterra nessuno si è fatto più sentire e l’Arabia non sembra meta a lui gradita. Mourinho ha iniziato a corteggiarlo, ma in questo caso è ancora presto per parlare di trattativa. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane.