Come funziona la regola del limite di prestiti e come può penalizzare le nostre squadre

Calciomercato, la regola del limite dei prestiti può essere penalizzante: ecco come funziona secondo le disposizioni della FIFA

Ricorrere ai prestiti è una pratica molto diffusa nel calciomercato. Certi giocatori che arrivano in prestito si dimostrano delle meteore, mentre altri convincono i club a puntare ancora su di loro – possibilità di riscatto permettendo.

Un caso emblematico di squadra che ha fatto dei prestiti la sua ‘ragione d’essere’ è la Juventus della scorsa stagione. Renato Veiga è ritornato al Chelsea dopo una seconda parte di Serie A interessante – nonostante ora i Blues siano pronti a cederlo – , mentre Francisco Conceição è stato riscattato ed è a tutti gli effetti un giocatore della Juventus.

La dirigenza bianconera vorrebbe trattenere anche Randal Kolo Muani, il cui cartellino appartiene al Paris Saint-Germain. Al di là dell’ostacolo in termini di prezzo del cartellino, ritenuto troppo alto dai bianconeri, un ulteriore ostacolo che si sta frapponendo tra le due società è proprio legato alla nuova regola del limite dei prestiti.

Il tetto ai prestiti, la nuova regola FIFA che può penalizzare le nostre squadre

Prendendo in esame il caso dell’attaccante francese si può capire come funziona il limite dei prestiti che un club può effettuare in uscita. Il problema circa un rinnovo al prestito di Kolo Muani, che piace molto alla Juventus (ricambiata, peraltro), riguarda il PSG e non la squadra bianconera.

I parigini spingerebbero per una cessione anziché un rinnovo del prestito perché le regole della FIFA sono diventate più stringenti già dal 2022, quando sono state introdotte alcune norme a cui tutte le squadre devono attenersi. Nel corso del tempo, queste stesse norme hanno subito ulteriori modifiche.

Randal Kolo Muani al Mondiale per Club
Il tetto ai prestiti, la nuova regola FIFA che può penalizzare le nostre squadre – LaPresse – Rompipallone

In primis, il prestito deve avere una durata minima e una durata massima e il calciatore non può essere ceduto a terzi. In altre parole, il prestito coinvolge solo e soltanto due club. Per fare un esempio, la Juventus non avrebbe potuto cedere, nel caso, Renato Veiga a una terza squadra in ‘sub-prestito’.

Un’altra regola riguarda gli scambi tra due club in termini numerici. Per fare un esempio ipotetico, la Juventus e il Porto, considerando anche Francisco Conceição ed eventualmente João Mário nel ‘pacchetto prestiti’, avrebbero occupato due slot. In altre parole, due squadre possono avviare varie trattative purché non si superi il limite consentito.

La norma più stringente e penalizzante rimane però quella che mette un tetto al numero massimo di questi ultimi a prescindere dai club coinvolti.

Il limite dei prestiti scende ancora, ma c’è un vincolo: cosa prevede la regola

Il limite massimo raggiungibile con i prestiti in uscita è calato dal 2022 in avanti. Dal primo luglio 2023 al 30 giugno 2024 si parlava di un massimo di sette giocatori, ma adesso la situazione è mutata nuovamente.

Dal primo luglio 2024 è entrato in vigore un nuovo limite, che vede il tetto scendere a sei i calciatori cedibili in prestito. Questa norma è valida tutt’ora, e potrebbe diventare limitante se una squadra ha intenzione di cedere alcuni giocatori in prestito per dare loro minutaggio.

Alle società interessate a muoversi sul mercato ricorrendo a prestiti più o meno onerosi e con o senza obbligo di riscatto potrebbe però andare incontro una clausola particolare.

Fabio Miretti con la maglia del Genoa
Il limite dei prestiti scende ancora, ma c’è un vincolo: la regola prevede che… – LaPresse – Rompipallone

Stando ai dettami della FIFA, infatti, il numero massimo di sei calciatori cedibili a un’altra squadra ricorrendo alla forma del prestito riguarderebbe solo e unicamente quelli che superano i 21 anni di età.

Un’altra postilla aggiunta a questa regola riguarda le giovanili. Se i calciatori che la società vuole cedere temporaneamente in prestito sono cresciuti nel suo vivaio, allora il tetto massimo dei sei non entra in vigore.

Solo al verificarsi di entrambe le condizioni – età pari o inferiore ai 21 anni e crescita dal punto di vista calcistico nel vivaio della squadra che cede in prestito – il calciatore può non rientrare nel tetto massimo di sei calciatori.

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