Fiorentina, 30 milioni per un bomber: e ora Kean…

Stefano Pioli vuole e ha bisogno di un altro attaccante. E adesso ha anche individuato il profilo perfetto: Commisso è pronto a fare spese folli e Moise osserva da lontano.

Un mese esatto dalla firma sul contratto e del ritorno sulla panchina della Viola. Pioli ha voglia di costruire qualcosa di importante a Firenze e ha bisogno di una rosa completa in tutti i reparti. Gli acquisti sono stati fatti e anche di un certo valore: dall’esperienza di Dzeko passando per i riscatti di Gosens, Fagioli e Gudmundsson, fino alla freschezza di Sohm e Fazzini. E non è finita qui.

Sono ancora tanti i nomi che Pioli segue e che vorrebbe ottenere prima dell’inizio della stagione che inizierà con tre giorni d’anticipo rispetto alle altre italiane. Si parte il 21 agosto con l’andata dei playoff di Conference League. Una competizione che sta molto a cuore alla Fiorentina tanto da sfiorare per ben due volte il successo. Pioli vuole confermare il trend e ha bisogno degli uomini giusti.

Un mix di acquisti e conferme. Il grande obiettivo si chiama sempre Frank Kessie ma, ad oggi, è più un sogno che realtà. A seguire c’è Nicolussi Caviglia che fa gola a Pioli e al Bologna di Italiano. E poi ci sono quelle conferme non scontate: De Gea, Dodo, Comuzzo fino ad arrivare a quella più significativa di Moise Kean con il “no” all’Arabia. Ma adesso deve guardarsi le spalle, perché è in arrivo un altro bomber.

Piccoli è l’edere di Kean? Cosa serve per il suo arrivo

Stefano Pioli ha bisogno di un’altra punta centrale perché Dzeko, secondo il tecnico ex Milan, è più un rifinitore che un attaccante d’area di rigore, nonostante abbia una media tra i 15 e 20 gol a stagione. In più, c’è il fattore età da non sottovalutare: 39 anni, con i ritmi del calcio italiano ed europeo, si fanno sentire. Dzeko ha il suo ruolo, Gudmundsson anche, adesso serve il vice/erede di Kean.

Piccoli in campo
Piccoli è l’edere di Kean? Cosa serve per il suo arrivo (LaPresse) – Rompipallone.it

L’attaccante ex Juve è stato corteggiato, specialmente dall’Arabia e poi dal timido tentativo del Napoli, che voleva approfittare di quella clausola rescissoria da 52 milioni pagabile in due anni. Ora quella clausola non c’è più e i tifosi della viola sono tornati a sorridere. E l’obiettivo è continuare insieme. La Fiorentina, però, adesso non ha la certezza della permanenza in futuro del suo nuovo numero 9.

Così come non ce l’ha nemmeno per questa questa stagione dopo le parole usate da Leao che hanno fatto tremare mezza Firenze. La Viola vuole evitare sorprese e, come ripotato dal Corriere dello Sport, ha scelto Roberto Piccoli come erede. Riscattato dal Cagliari per 12 milioni, partirebbe per una cifra tra i 25-30 milioni. Valutazione alta, ma la viola non molla. E poi c’è quel problema Beltran da risolvere.

Ma come giocherebbe la Fiorentina con Kean e Piccoli?

Uno dei tanti misteri della Fiorentina 2.0 di Pioli, è il modulo che verrà utilizzato. Nell’ultima stagione, abbiamo visto una Fiorentina formata, da Palladino, per una difesa a tre. Il tecnico parmigiano, porterà avanti gli schemi dal suo predecessore, magari mettendoci del suo cambiando giusto il centrocampo e aggiungendo o un trequartista o una seconda punta: una sorta di 3-4-2-1.

Kean in campo
Ma come giocherebbe la Fiorentina con Kean e Piccoli? (LaPresse) – Rompipallone.it

Piccoli e Kean potrebbero tranquillamente coesistere o alternarsi. Pioli sa bene come utilizzare al meglio la punta centrale, e ha intenzione di ripetere un Giroud bis, sostenuto da giocatori abili tecnicamente. Caratteristiche che non mancano ai due attaccanti azzurri. Così come i gol: Piccoli e Kean formerebbero una coppia da 29 gol. E poi in passato Firenze ha già visto il doppio attaccante di peso: Toni e Gilardino insegnano.

Solo il tanto amato 4-3-3, al momento, è fuori contesto visto che mancano giocatori in grado di saltare l’uomo come Leao o Brahim Diaz. Piccoli, sicuramente, non arriverà per fare il sostituito e Pioli dovrà inventarsi o nuovi schemi per affiancarlo a Kean o dargli il giusto minutaggio per prepararlo al dopo Moise.

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