“Era tutto fatto”, la rivelazione sul trasferimento di Erling Haaland alla Juventus è uno smacco per i tifosi bianconeri.
Nella giornata di ieri, mentre il Manchester City iniziava il suo campionato (battendo 4-0 in trasferta il Wolverhampton), la Juventus concludeva la sua pre season.
I bianconeri sono scesi in campo a Bergamo e hanno battuto per 2-1 l’Atalanta. In gol, gli unici due attaccanti attualmente in rosa arruolabili: Jonathan David e Dusan Vlahovic.
Un attaccante, Erling Braut Haaland, è andato a segno anche oltremanica. Il fuoriclasse norvegese ha segnato il primo e il terzo gol dei Citizens al Molineux Stadium, l’ultimo su assist di Tijjani Reijnders. Il centrocampista olandese ha segnato anche all’esordio in Premier e ha dato il là all’azione del primo gol del cyborg norvegese.
Il classe 2000 è uno dei grandi rimpianti nella storia recente della Juventus. I bianconeri l’avevano scovato in Norvegia nel 2017 a 17 anni, quando Erling era ancora al Molde.
Il 25enne e il padre sono anche stati ospitati a Torino per visitare il centro sportivo di Vinovo (dove allora si allenava anche la Prima Squadra) e per assistere al derby d’Italia contro l’Inter.
A tornare sul mancato approdo dell’ex Borussia Dortmund a Torino, è stato uno dei protagonisti della trattativa, ovvero Federico Cherubini, ex ds bianconero e ora ad del Parma, che ha svelato un retroscena rimasto finora oscuro: tra le parti era stato raggiunto un accordo.
Haaland Juventus, Cherubini torna sulla trattativa: “Avevamo un accordo”
“Era l’autunno del 2017 e cercavamo un centravanti per la Primavera – esordisce Federico Cherubini, allora responsabile del settore giovanile, a La Gazzetta dello Sport -. Il nostro scout Crovari ci segnalò questo ragazzo norvegese che iniziava ad affacciarsi alla prima squadra del Molde”.
L’ad del Parma prosegue: “Trovammo l’accordo sulla cifra, non sulla formula“. Nonostante ciò, la Juventus non si è mai scoraggiata. Nel gennaio 2018 invitò il calciatore a Torino e nel mese di giugno, nei giorni in cui la Juventus stava lavorando all’approdo di Cristiano Ronaldo, Cherubini si recò in Norvegia.

“Dopo due settimane fece 4 gol in una partita e da lì è arrivato il mondo. Concorrenza e prezzo erano aumentati“. Un grande rimpianto per la Juventus, che ce l’ha messa tutta a portare il norvegese in Italia quando ancora era un ragazzino.
“Resta un rimpianto, ma in quel momento abbiamo fatto il massimo“, conclude Federico Cherubini, tra gli artefici del mancato arrivo Italia più rimuginato degli ultimi anni, nonché uno dei più grandi what if della storia recente della Vecchia Signora.